tessuto, frammento - manifattura italiana (sec. XV)

tessuto, 1400 - 1499

Frammento rettangolare con mancana del semicircolare in corrispondenza del bordo inferiore e presumibilmente ricavato da una colonna centrale di una pianeta. Si conserva l'etichetta con il numero di inventario. Fondo raso da 5 prodotto da ordito in seta rosso (1 capo, l.t.s. 30/cm) e da due trame in cascame in sta ecrù (1 fascio, s.t.a. 14/cm). Disegno prodotto da trame lanciate in seta aviola, verde e giallo (2 passate consecutive, 14/cm) e da trama supplementari in oro membranaceo filato su anima di lino (2 capi, ritorti a S). Entrambe le trame sono legate in diagonale da ordito supplementare in seta gialla. Cimosa: non rinvenuta

  • OGGETTO tessuto
  • MATERIA E TECNICA ORO
  • MISURE Altezza: 27 cm
    Larghezza: 16 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico "Antonio Parazzi"
  • LOCALIZZAZIONE Contenitore fisico di: Museo civico A. Parazzi
  • INDIRIZZO Via Manzoni, 2-4, Viadana (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esecuzione al telaio dei tessuti che presentano figurazioni a carattere sacro, risale alla fine del Trecento è di norma attribuita all'ambito toscano e servì per la confezione di paramenti liturgici. questa singolare produzione che si sostituisce ai ben più costosi ricami ebbe ampio sviluppo a Firenze nella seconda metà del Quattrocento e si protrasse fino ai primi anni del Cinquecento. La tecnica maggiormente impiegata è il broccatello che si differenzia dal lampasso per l'impiego di una trama di fondo in lino o canapa. In numerosi esemplari è spesso presente, come nel nostro frammento, oro e aargento membranaceo la cui produzione cessa agli inizi del XVI sec. Per i modelli delle scene figurate i tessitori si servirono di xilografie di maestri contemporanei, fra cui Pollaiolo, Raffaellino del Garbo, Bartolomeo di Giovanni che fornivano disegni delle scene della vita di Cristo e della Madonna. Il soggetto del nostro esemplare è molto comune nei tessuti liturgici. La rappresentazione dei serafini alternati al monogramma cristologico è molto diffusa già nel '300 e secondo Fanny Podreider fu probabilmente suggerita dal monogramma raggiato di S. Bernardino. Nonostante la rpesenza di numerosi esemplari con tale raffigurazione, l'incompletezza del decoro non ci permette di formulare ipotesi attributive e cronologiche. Tuttavia la presenza dell'oro membranaceo ci consente di collocare il frammento figurato intorno al XV sec. Parazzi scrive nell'inventario: "pezzetto rettangolare in damascone fondo rosso con ornato di cherubino portante in cherchio il monogramma di cristo raggiato, e in cima un piccolo bordo. Sec. XIV. Roma. Bellissimo. £ 16"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300141731
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1400 - 1499

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE