VENERE CHIEDE A VULCANO DI FORGIARE UN'ARMATURA PER ENEA

SOVRAPPORTA,

La sovrapporta raffigura sulla sinistra Venere apparsa su una nuvola, accompagnata da un puttino ritratto di schiena, mentre regge nella mano sinistra uno scudo e sulla destra Vulcano, nelle sembianze di un uomo anziano, anch'egli con uno scudo e attrezzi da fabbro nelle mani. In basso a destra è poggiato un elmo piumato

  • OGGETTO SOVRAPPORTA
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La sovrapporta è allestita nella sala insieme ad altre due ma fa parte di un corpus omogeneo costituito da quella raffigurante Ercole che uccide Nesso mentre tenta di rapire Dejanira (l'altra è un rifacimento in stile) e tre sovrapporte di soggetto mitologico presenti nell'attigua sala da pranzo. Non si conoscono dati storici sull'allestimento delle tele in queste sale, lontane dal percorso aulico della residenza, avvenuto verosimilmente dopo l'insediamento della Soprintendenza nel Palazzo.||Le opere sono databili intorno alla metà del Settecento, attribuibili ad un pittore di scuola veneta e presentano affinità stilistiche con la produzione di Giovanni Battista Crosato (Venezia 1697 ca.-ivi 15 luglio 1758) in Piemonte. Crosato è documentato a più riprese a partire dal 1733 per opere realizzate nei cantieri decorativi delle residenze della corte sabauda, come scenografo per il Teatro Regio e per la committenza ecclesiastica, in particolare nel 1740. Tra la produzione del pittore veneto si ricordano in Palazzo Reale dipinti nella Camera da lavoro della Regina e il paracamino raffigurante "Venere nella fucina di Vulcano" nel Gabinetto della Toeletta della Regina, il cui soggetto si trova replicato in un pannello conservato nel Museo Mallè di Dronero (cfr. E. Ragusa, a cura di, "Museo Mallè", Savigliano 1995, pp. 80-81). Nella Palazzina di Caccia di Stupinigi realizza i dipinti murali per le volte dell'anticamera dell'Appartamento della Regina, dell'anticappella di Sant'Uberto e della Sala degli Scudieri. Per Villa della Regina dipinge le volte dei due vestiboli del Salone e un ciclo di tele in funzione di sovrapporte e sovrafinestre, alcune delle quali andate disperse in seguito ad un furto del 1979, per l'Anticamera verso Levante (27) e la Camera verso Levante detta del Trucco (30) dell'Appartamento del Re al piano nobile. Le fotografie delle tele mancanti sono pubblicate in C. Mossetti, "Affrontare una vicenda complessa: problemi e verifiche", in C. Mossetti, a cura di, "Villa della Regina. Diario di un cantiere in corso", Torino 1997, figg. 12-19. In particolare cfr. n. 14 "Nesso Centauro ferito da Ercole mentre voleva rapir Dejanira sua moglie".||Il tema tratto dalle "Metamorfosi" di Ovidio è trattato dal pittore veneto anche nella serie dei pannelli adattati nel 1927 alla Sala Verde di Palazzo Madama, ma in origine collocati in Palazzo Carignano: un insieme documentato al 1740, dono di Carlo Emanuele III al principe Luigi di Savoia Carignano in occasione del matrimonio con Cristina Enrichetta d'Assia (cfr. S. Pettenati - G. Romano, a cura di, "Il Tesoro della Città", catalogo della mostra, Torino 1996, p. 147 scheda n. 307 di C. Mossetti). La serie dei pannelli commissionati per Palazzo Carignano sono il riferimento stilistico più immediato per le tele di Palazzo Chiablese, in particolare per quella raffigurante il "ratto di Dejanira" (copia esatta), per il soggetto di Ercole ed Onfale e per la posa di schiena del satirello (Pan?) ritratto insieme a Bacco e Venere (neg. 578) riconoscibile nella specchiatura raffigurante il "Ratto d'Europa" (cfr. A. Griseri, "Il <> a Torino e Giovan Battista Crosato" in Paragone, n. 135 marzo 1961, pp. 42-65 e in particolare figg. 45b, 47b).||La bibliografia su Crosato è molto vasta, si citano per confronti: L. Mallè, "Palazzo Madama. Le collezioni d'arte", tomo I, Torino 1970, pp. 91-96; R. Pallucchini "La pittura nel Veneto. Il Settecento", tomo I, Milano 1994, pp. 129-144; A. Griseri "<>" tra architettura e pittura, in R. Gabetti - A. Griseri, a cura di, "Stupinigi luogo d'Europa", Torino 1996, pp. 77-79
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100211406
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino Asti Cuneo Biella e Vercelli
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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