Domus romana con pavimento in tarsie marmoree (abitazione, struttura abitativa)

Alba,

Nell'angolo NE dell'insula all'incrocio tra il cardine massimo e il secondo decumano S, nel 1904, si rinvenne un pavimento a tarsie marmoree, non più conservato, di cui si ha notizia grazie ad una lettera spedita dall’avvocato Tommaso Gioelli a F. Eusebio. Il pavimento, di cui rimane solo lo schizzo, presenta uno schema decorativo di quadrati e rombi inseriti con bordo a doppia spirale. Il pavimento è databile tra il I e il II sec. d.C. Nel 1991, in occasione di lavori di recupero edilizio del palazzo al numero civico 20 di Via Vittorio Emanuele, sono stati effettuati alcuni sondaggi mediante i quali si è verificata l’assenza del pavimento , già asportato prima del vincolo del 1946, ma sono state rintracciate strutture murarie a livello di fondazione in opus coementicium pertinenti alla domus di pregio al quale il pavimento apparteneva. La costruzione di edifici medievali oblitera i resti delle strutture romane

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