Apollo dormiente con capra che allatta

gruppo scultoreo, 1828 - ante 1828

Apollo è sdraiato su una roccia con la testa appoggiata alla mano destra, mentre il braccio sinistro si posa su una cetra. Un vello ricopre parte del corpo del dio e delle rocce (nella parte posteriore è visibile una testa caprina). Accanto alla capra, sul fronte a sinistra, si trova uno zufolo. Il gruppo poggia su una base lignea grigia, quadrangolare, dipinta a finto marmo

  • OGGETTO gruppo scultoreo
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Cacciatori Benedetto (1794/ 1871)
  • LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1828 Benedetto Cacciatori realizzò in marmo il modello di un "Apollo", che Camillo Pacetti, morendo nel 1826, aveva lasciato incompiuto: l'opera piacque alla Regina Maria Cristina di Savoia, che ne fece acquisto per il Castello di Agliè (cfr. AA.VV. Scultura a Carrara. Ottocento, Carrara 1993, p. 156; A. Panzetta, Dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento e del primo Novecento, v. I, Dizionario, Torino 1994, p. 67). Le prime invenzioni per il gruppo statuario scolpito dal Cacciatori e presentato all'Esposizione di Brera nel 1828, sono costituite da due bozzetti in terracotta eseguiti da Camillo Pacetti, depositati nel 1902 dalla Pinacoteca di Brera alla Galleria d'Arte Moderna di Milano insieme con il grande modello in gesso dell'opera definitiva (cfr. D. Pescarmona, Camillo Pacetti, in Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna/ 1773-1861, catalogo della mostra a cura di E. Castelnuovo, M. Rosci, Torino 1980, v. II, pp. 566-567). L'opera del Cacciatori è ora conservata nel castello di Agliè dove fu trasferita in seguito all'acquisto della regina Maria Cristina. In una lettera inviata in data 22 gennaio 1839 da Ernesto Melano all'Intendente Generale della R.e Casa della Regina Maria Cristina, il Sig. Lobetti, facente parte della "Pratica collo Scultore Cacciatori di Milano per la liquidazione del suo credito per varie opere eseguite per conto di S. M. la Regina Maria Cristina (ASTO, Casa di S.AR il Duca di Genova. Amministrazione (fasc. 1-10), mazzo 1, fasc.10) risulta che <>. Nel 1843 la scultura è attestata nel Vestibolo verso mezzogiorno [in prosecuzione della galleria suddetta] N. 18 dell'appartamento Reale, dove è descritto come <>. Nel 1855 il "Catalogo di quadri ed oggetti d'arte esistenti nel R. Castello di Agliè" compilato dal pittore Francesco Sampietro lo registra nella galleria del Teatro al numero 42: <>. Nello stesso anno l'"Inventaro estimativo..." lo registra al numero <<(367) 1 Gruppo rapp.te Apollo coricato in marmo bianco con lira di metri 1.60 p. 0.30 con capra accanto di c.tri 60 p. 28 e capretto di c.tri 40 p. 8 su base a tronco simile di metri 1.60 del Cacciatore, su base in legno colorita a foggia di marmo con zoccolo nero di metri 1.60 p. 73 alto 0.42 di forme al vero 5.000>>. Le successive inventariazioni compilate nel 1876, 1908, 1927 e 1964, lo segnalano rispettivamente ai numeri 56, 545, 2961 e 233
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100036237
  • NUMERO D'INVENTARIO 233
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2002
    2006
  • ISCRIZIONI base - Cav.re Cacciatori/ Endimione/ 25, entro cornice dorata - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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