Ferro alla Patria! Le trasformazioni dei monumenti ai caduti dagli anni Trenta ad oggi
Molti monumenti e lapidi piemontesi dedicati ai caduti della Prima Guerra Mondiale sono stati oggetto di importanti modifiche, rimozioni, ricollocamenti e integrazioni. Attraverso la preziosa documentazione archivistica, coadiuvata da fotografie e cartoline d'epoca, oggi possiamo ricostruirne le evoluzioni, dalla posa sino ai giorni nostri.
Le trasformazioni dei monumenti ai caduti dagli anni Trenta ad oggi
I casi di modifiche più evidenti sono costituiti da singole sculture o da gruppi scultorei bronzei realizzati nel terzo decennio del secolo scorso che, negli ultimi anni del decennio successivo, vennero fusi per necessità di materia prima e trasformati in armi belliche. Era la nuova Italia autarchica, al preludio della Seconda Guerra Mondiale. Il loro posto, sui basamenti al centro delle piazze, rimase vuoto o venne occupato da sculture di epoca post-bellica, tentando di risarcire almeno in parte la memoria di un patrimonio artistico ormai andato perduto. Altri monumenti e lapidi, invece, trovarono una nuova collocazione negli spazi pubblici di città e paesi, in accordo con il susseguirsi delle ideologie e delle strategie politiche dominanti. In seguito al secondo conflitto mondiale, poi, alcuni monumenti e lapidi preesistenti, dedicati ai caduti della Grande Guerra, furono integrati in nuove opere intitolate ai caduti di entrambe le guerre, dando vita a esempi caratterizzati dalla commistione di stili, materiali e soggetti iconografici. Oppure, al contrario, accolsero lapidi di recente realizzazione. I monumenti protagonisti di questo percorso tematico costituiscono l'eredità tangibile di una memoria storica che non si limita all'opera in sé, ma che abbraccia la storia e la memoria comuni di paesi, territori e intere popolazioni.
BibliografiaG. P. Treccani, Monumenti e centri storici nella stagione della Grande guerra, Milano, 2015 , p.
P. Terhoeven, Oro alla patria. Donne, guerra e propaganda nella giornata della fede fascista, Bologna, 2006 , p.
R. Maiocchi, Gli scienziati del Duce. Il lavoro dei ricercatori e del CNR nella politica autarchica del fascismo, Roma, 2003 , pp. pp.88-99
S. Franzolini (a cura di), (a cura di), Monumenti ai caduti in guerra nella provincia di Novara e nella provincia del Verbano Cusio Ossola, 2006 , p.
Bibliografia in rete
Istituto per la Storia della Resistenza e della Societa' Contemporanea in provincia di Asti, 25/01/2021 (LINK)
Monumenti della Grande Guerra, 25/01/2021 (LINK)
Pietre della memoria, 25/01/2021 (LINK)