La festa dell'Immacolata Concezione a Atri (TE): i faugni

a cura di Omerita Ranalli, pubblicato il 16/09/2021

Roberto Monasterio, I faugni accesi in Piazza Duomo, Atri (TE), 2009, fotografia digitale Su gentile concessione dell'autore dell'immagine
Roberto Monasterio, I faugni accesi in Piazza Duomo, Atri (TE), 2009, fotografia digitale

In occasione della Festa dell’Immacolata Concezione, ad Atri, nella notte che precede l’otto dicembre si svolge la processione dei faugni. Con questo nome si indicano dei fasci di canne che, dopo essere stati accesi a un’estremità, vengono portati in processione lungo le vie del paese. I faugni vengono costruiti nei mesi precedenti la festa: la raccolta delle canne inizia alla fine dell'autunno; le canne vengono tagliate, messe a essiccare, poi lavorate dai faugnari.

 

La sera del 7 dicembre, nel piazzale antistante la cattedrale di Santa Maria Assunta, viene acceso un grande falò (detto “sacro fuoco”), che sarà alimentato per tutta la notte; alle cinque del mattino del giorno seguente gli abitanti si radunano nella piazza, ciascuno con il suo faugno, che viene acceso utilizzando le fiamme del grande falò. Subito dopo, accompagnata dalla banda, prende il via la processione dei faugni, che attraversa il paese per poi tornare nella piazza del duomo: qui i faugni vengono gettati nel “sacro fuoco” e lasciati bruciare.

La processione dei faugni è un evento che oggi richiama una grande presenza di pubblico nella città di Atri, e che si discosta molto dalla dimensione raccolta che la festa doveva avere in passato; per tutta la notte si svolgono spettacoli ed eventi musicali, che stanno modificando in maniera complessa la dimensione del rituale. In passato la notte di veglia si trascorreva in casa, oggi si moltiplicano le iniziative al chiuso e all'aperto.

Per mantenere il rituale festivo, minacciato dalla scomparsa, dal 2006 l’associazione locale “PromoEventi” organizza la “Notte dei faugni”: una “notte bianca” in cui si succedono spettacoli, eventi musicali, concerti, presentazioni, con il coinvolgimento e la partecipazione delle attività di commercio e ristorazione del paese. Tutte queste attività richiamano una grande quantità di spettatori di tutte le età – con una presenza notevole di pubblico giovanile – e richiedono un grande impegno organizzativo, che prevede anche l’allestimento di navette e servizi per i turisti da parte del Comitato, della PromoEventi e delle istituzioni.

 

Il "Comitato Festa dell'Immacolata" è un comitato spontaneo, nato nel 1974 per l’organizzazione della festa, la raccolta delle canne, l’allestimento del “sacro fuoco” e la preparazione dei faugni; dopo alcune iniziali divergenze di vedute, negli ultimi anni Comitato e PromoEventi collaborano insieme all’organizzazione della festa. Nonostante questa collaborazione, permane nella fascia più adulta della comunità l'idea che la "Notte dei faugni" abbia del tutto stravolto il senso originario della festa.

Una lettura poco attenta alla realtà storica della festa collega il nome faugni all’espressione latina “fauni ignis”, operando una sovrapposizione non determinabile tra l’antica festa romana dei Faunalia, celebrata proprio a dicembre in onore del dio Fauno, e la processione contemporanea; nei fatti, bisogna ricordare che la festa dell’Immacolata Concezione è stata introdotta in tempi relativamente recenti all’interno del calendario liturgico (con la bolla Ineffabilis Deus emanata da Pio IX nel 1854 si istituisce infatti per la prima volta il dogma dell’immacolata concezione di Maria), e che in molte località essa si celebra proprio con l’allestimento di piccoli e grandi falò, detti nell’area linguistica mediana e centromeridionale favori, favoni, faògni.

Bibliografia

Emiliano Giancristofaro, Tradizioni popolari d'Abruzzo, Roma, 1995 , p. 170

Santino Verna, Atri e la tradizione dei "faugni", Rivista abruzzese, a. 49 (1996), n. 4 , pp. 418 - 419