Termoscopio
sec XIX
Riproduzione ottocentesca dello strumento per misurare il caldo e il freddo ideato da Galileo Galilei durante il periodo padovano. Il termoscopio è costituito da un'ampolla di vetro soffiato della grandezza di un uovo provvista di un lungo collo. Il collo dell'ampolla rovesciata è inserito in un altro recipiente chiuso, originariamente pieno d'acqua. Al variare della temperatura, in dipendenza della diversa densità e pressione dell'aria nel recipiente chiuso, l'acqua sale e scende nel collo dell'ampolla.
- FONTE DEI DATI Museo Galileo di Firenze
- OGGETTO Termoscopio
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CLASSIFICAZIONE
FISICA
METEOROLOGIA
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Castellani
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Vincenzo Viviani, nella Vita di Galileo, afferma che il termoscopio fu messo a punto dallo scienziato pisano nel 1597. La sua testimonianza è confermata da Benedetto Castelli nella lettera a Virginio Cesarini del 20 settembre 1638, nella quale descrive l'uso dello strumento: "Mi sovvenne un'esperienza fattami vedere, già più di trentacinque anni sono, dal nostro signor Galileo; la quale fu che, presa una caraffella di vetro di grandezza di un piccol uovo di gallina col collo lungo due palmi in circa e sottile quanto un gambo di pianta di grano, e riscaldata bene colle palme delle mani la detta caraffella e poi rivoltando la bocca di essa in vaso sottoposto, nel quale era un po' d'acqua, lasciando libera dal calor delle mani la caraffella, subito l'acqua cominciò a salire nel collo e sormontò sopra il livello dell'acqua del vaso più di un palmo: del quale effetto poi il medesimo sig. Galileo si era servito per fabbricare un istrumento da esaminare i gradi del caldo e del freddo". Uno strumento analogo era stato costruito a Venezia da Santorio Santorio nel 1612.
- TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- NUMERO D'INVENTARIO 2444
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA S155
- ENTE SCHEDATORE AI635
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0