Basilica civile

99 a.C. ca.-699 d.C. ca.

Sorta a fianco del foro, la basilica rappresentava il luogo per eccellenza di incontro della collettività e di amministrazione della giustizia. Scavi condotti all'interno dell’ex Sala Borsa, ora inglobata nella biblioteca pubblica omonima, ne hanno posto in luce le strutture che datano, come primo impianto, agli inizi del I sec. a.C. ed evidenziano un imponente edifico a pianta rettangolare di oltre settanta metri di lunghezza corrispondente ad una grande aula scandita da colonnati in tre navate. Una serie di modifiche architettoniche, di ampliamenti e di ammodernamenti realizzati prima in epoca augustea, poi nel II e nel III sec. d.C., sottolinea la pregnanza di questo sito nell'ambito della vita della città. Agli apparati figurativi che dovevano adornare un complesso architettonico così rappresentativo si riferiscono diversi frammenti di statue ivi reperiti, fra cui si ricordano una testa di donna della famiglia giulio-claudia, un ritratto giovanile di Adriano e una testa di dama di età tardo-traianea. La stratigrafia degli scavi scopre le trasformazioni che si sono verificate in età romana fino a quando, tra la fine del V sec. ed il VII sec. d.C., l'area subisce sempre più marcati fenomeni di degrado, dal crollo delle strutture a spogli del materiale di pregio.

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