Il sogno. Donna avvolta in un turbine di pesanti veli, da cui fuoriescono soltanto il volto, le mani e i piedi.

scultura a tutto tondo, ante 1900 -

Il sogno

  • FONTE DEI DATI Regione Veneto
  • OGGETTO scultura a tutto tondo
  • MATERIA E TECNICA gesso
  • ATTRIBUZIONI Bistolfi, Leonardo (1859/ 1933): modello in gesso
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gipsoteca
  • LOCALIZZAZIONE Sala delle maioliche
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Leonardo Bistolfi fu uno dei più importanti scultori italiani tra Otto e Novecento e per questo venne nominato senatore del Regno d'Italia nel 1923. Figlio d'un noto e apprezzato intagliatore e scultore, compì i primi studi artistici a Milano, all'Accademia di Brera. Nella città lombarda entrò in contatto con il gruppo dei pittori scapigliati e conobbe lo scultore Giuseppe Grandi apprezzandone subito la maniera pittorica di fare scultura. Nel 1880 si trasferì a Torino e si iscrisse all'Accademia Albertiana. Da queste premesse Bistolfi sviluppò un ideale estetico intriso d'un intenso realismo, superato in seguito a vantaggio di un sofisticato simbolismo in stile liberty. Parte ancora del sogno e parte già dei pensieri della veglia, la bella e sensuale figura femminile pare emergere con fatica dalla pietra grezza, che la trattiene avvolgendola in veli fluttuanti. L'opera si qualifica come modello per la statua Il Sogno eseguita per la tomba della Signora Erminia Cairati-Vogt nel 1900. In questo caso l'artista "riprende l'idea della Bellezza della Morte che era stata a suo tempo criticata per una mancanza di forma, e rende la figura ancora più astratta ed eterea: solo il mesto volto della donna, fortemente idealizzato, il suo braccio sinistro e i piedi sono anatomicamente riconoscibili" (Bernini, in cat. mostra 1984). La scultura fu esposta a Venezia nel 1901.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • NUMERO D'INVENTARIO VII-49
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA C028063
  • ENTE SCHEDATORE Regione Veneto
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Bistolfi, Leonardo (1859/ 1933)