anfora/ collo

100 d.C. - 199 d.C.

Anfora con orlo a collarino arrotondato, collo tubolare che si restringe verso l’orlo, anse a nastro largo e a sezione ovale schiacciata, a gomito acuto con due solcature, impostate sul collo, dove il punto di attacco è sottolineato da un ingrossamento, e sulla spalla; spalla emisferica, all’interno è uno spesso deposito di natura resinosa (colofonia). Sulla spalla vi sono diversi tituli picti dipinti in grigio scuro, non ben leggibili, forse si riconosce il numerale XXX, sul collo, sempre dipinti in grigio scuro, forse sono una lambda e una A. Si tratta di un'anfora vinaria del II sec. d.C., tipo Forlimpopoli, che prende il posto delle anfore vinarie italiche del periodo precedente, diffusa nell’Italia centro-settentrionale tirrenica ed adriatica, alcune fornaci sono state scoperte in Emilia-Romagna a Forlimpopoli e a Sant’Arcangelo di Romagna. L'argilla, depurata, è di colore grigio ferro per difetto di cottura.

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