I Cavalli di San Marco (statua)
Il cavallo è ritratto nell'istante in cui solleva la zampa destra anteriore e spinge la posteriore avanti. La scultura è stata realizzata in bronzo con la tecnica di fusione a cera perduta, poi dorata. La superficie è stata infine graffiata con uno strumento sottile. Il cavallo, dalla corporatura possente, ha un muso dalla morfologia allungata definito nei dettagli: si rilevano infatti i piccoli occhi a mandorla, l'ampia ganascia, che aderisce all'impalcatura ossea sottostante, la morbida barbozza appena sotto il mento pronunciato e solcato dalle pieghe della bocca. Essa è forzatamente aperta laddove il morso, tirato dalle redini, andava a intervenire sull'animale per mantenerne la postura arrotondata del collo. La criniera è corta e a spazzola, tranne nel punto in cui sulla cima della nuca un ciuffo è raccolto verso l'alto in un nodo. Sopra al petto, si trova un collare, che fungeva da finimento utile al traino di un carro e da bardatura del destriero. Sulla superficie emergono in negativo le tracce della testiera e delle bardature oggi perdute. Sugli zoccoli e sui finimenti sono incise cifre romane.
- FONTE DEI DATI Regione Veneto
- OGGETTO statua
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione a cera persa/ doratura
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MISURE
Altezza: 238 cm.
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CLASSIFICAZIONE
scultura/ statuaria
- AMBITO CULTURALE Ambito Romano
- LOCALIZZAZIONE Basilica di San Marco
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I cavalli furono presi a seguito della conquista di Bisanzio del 1204, durante la IV Crociata e inviati a Venezia dal doge Enrico Dandolo. Furono poi esposti sulla facciata della Basilica.
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- ENTE SCHEDATORE Regione Veneto
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0