pelike

IV sec. a.C. metà

largo orlo modanato e rovesciato verso il basso, anse a nastro con costolatura rilevata al centro; corpo ovoide rigonfio verso il basso, piede ad anello con margine modanato. Sul bordo, tra le anse e sotto la scena figurata, una fascia di ovuli delimitata, sopra la scena figurata da una linea di punti. Sotto le anse due palmette contrapposte unite per la base da due girali, con girali laterali in parte nascosti dalle figure. In a) tre figure panneggiate a colloquio, la prima a sinistra volta verso le altre due. Tra la prima e la seconda figura un piccolo altare con un timpano. Le figure laterali hanno in mano un bastone. Sullo sfondo un timpano poggiato a terra e un cerchio con un puntino all'interno. Le acconciature sono rese a larghe pennellate e il panneggio è tracciato in modo sommario. In b) Dioniso con satiri e menadi: il dio è assiso all'estremità sinistra della scena, con il corpo volto a sinistra e la testa a destra verso il centro della scena; nella mano destra tiene un tirso e appoggia il gomito sinistro sul panneggio che ricopre il sedile. Alla sua sinistra, in basso, un satiro accovacciato con corona di foglie di vite e pelle ferina maculata sul braccio sinistro, in atto di afferrare una menade nuda evidenziata in colore bianco sovrapposto. La menade, molto lacunosa, è raffigurata in un movimento di danza a spirale mentre leva in alto un timpano con il bordo decorato a trattini e circoletti e rivolge la testa verso Dioniso, mentre le gambe sono volte verso destra. Un secondo satiro, di tre quarti, ha le gambe molto divaricate e sembra anch'esso in atto di afferrare la menade; accando al suo piede sinistro pende un lembo di panneggio. All'estremità destra una menade vista di fronte, con la testa rivolta al centro della scena, veste un ampio peplo ricadente bordato da larghe strisce di vernice diluita, rigonfio per il movimento; nella destra regge un tirso e nella sinistra un timpano con il bordo decorato. Dioniso e la seconda menade hanno i capelli raccolti in una coda di cavallo, resa con sottili ciocche ondulate parallele in vernice diluita; lo stesso accorgimento è utilizzato anche per le capigliature e le barbe dei satiri. Il volto del satiro di sinistra ha accentuati tratti ferini, con orecchie a punta e labbra pronunciate; i particolari anatomici dei corpi nudi sono disegnati in vernice diluita

  • FONTE DEI DATI Regione Veneto
  • OGGETTO pelike
  • MATERIA E TECNICA argilla / tornio / ingobbio / vernice
  • MISURE Diametro: 19,5 cm.
    Altezza: 32 cm.
  • CLASSIFICAZIONE ceramica attica a figure rosse
  • AMBITO CULTURALE Stile Di Kertsch
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Provinciale di Torcello - Sezione Archeologica
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Archivio
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE l'artista della scena a) deve essere un pittore di talento, mentre è probabile che la scena b) sia stata realizzata dagli stessi aiuti di bottega incaricati di dipingere la decorazione accessoria. Attribuita allo stile di Kertsch (che prende il nome dalla località della Crimea in cui è stata rinvenuta la maggior parte degli esemplari) da Favaretto 1982 (con riferimenti bibliografici, ma senza confronti puntuali) per la forma del vaso e la scelta di un soggetto dionisiaco per la decorazione. Il vaso è presente negli inventari ottocenteschi del museo, ma sempre senza indicazione di provenienza
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • SPECIFICHE DI REPERIMENTO provenienza ignota
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia del Veneto
  • ENTE SCHEDATORE Regione Veneto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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