stele di donna ignota

figura femminile seduta, ca. 449 a.C. - ca. 400 a.C.

Frammento di stele, in origine presumibilmente coronata da un timpano o una larga fascia ad anthemion, con rilievo funerario e base iscritta, che funge anche da podio per la figura. Sotto lo zoccolo rimangono tracce del dente per l'incasso. La superficie della stele sotto il podio è abbassata e non lisciata, probabilmente perché destinata ad essere inserita in una base.

  • FONTE DEI DATI Regione Veneto
  • OGGETTO rilievo lastra rettangolare con rilievo funerario e (in basso) iscrizione
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco con venature grigie
  • MISURE Altezza: 92 cm
    Spessore: 15.7 cm
    Larghezza: 57 cm
  • CLASSIFICAZIONE stele funeraria
  • AMBITO CULTURALE Ambito Culturale Greco
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Lapidario Maffeiano
  • LOCALIZZAZIONE Museo Lapidario Maffeiano
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Moebius, dopo un'accurata analisi dei caratteri stilistici del pezzo, soprattutto nella resa del panneggio, suggerì che la stele provenisse dalla Ionia settentrionale e precisamente da Taso, al contrario di quanto aveva affermato fino ad allora la critica, orientata piuttosto verso una origine attica della stele. L'iscrizione, di lettura molto difficile, corre sul lato del podio, prolungandosi a volte (ll. 1 e 3) oltre lo spigolo, sulla fronte – vista di scorcio – del podio medesimo. Si tratta di un testo metrico composto da quattro esametri, ciascuno dei quali occupa una riga. Tra le varie integrazioni proposte, il Peek nel 1972 modificò il testo aggiungendo, exempli gratia, un possibile completamento, dove i nomi propri da lui scelti di Timon e Phile sono puramente ipotetici. Secondo l'interpretazione del Peek, quindi, con la morte delle due sorelle prive di discendenza si sarebbe estinta la loro stirpe. L'epigramma termina però con un'affermazione o un augurio di serenità nell'Ade. Il Peek credette di poter accostare alla stele veronese un epistilio frammentario iscritto conservato presso il Museo Epigrafico di Atene. L'epigramma che vi è inciso presenta lettere per alcune caratteristiche simili a quelle del pezzo in oggetto e nomina due sorelle, Kallistò e Phile, ed appartiene al V a.C. (IG, II/III2, 813 = G.V.I., 1788). Si ricordi, tuttavia, che il nome di Phile nell'iscrizione del Maffeiano è un'integrazione priva di fondamenta proposta dal Peek in via del tutto ipotetica. La stele sarebbe stata eretta dopo la morte della seconda sorella, secondo lo studioso, ma l'epigramma inciso le avrebbe ricordate entrambe. Accettando questa ipotesi, tuttavia, si ritornerebbe a supporre l'origine attica della stele, secondo quanto ritenuto dal Conze, e a respingere le osservazioni stilistiche del Moebius. Complessivamente il pezzo ha suscitato e continua a suscitare pareri divergenti sulla sua provenienza, oscillando tra una origine attica (Marconi, Conze – che però lo ha escluso dal suo Corpus dei rilievi funerari attici -, Peek) e una insulare (Moebius, Beschi), proprio perché l'opera coincide con un momento storico di continua osmosi tra il mondo delle isole e il centro attico. Si è discusso anche sulla presenza o meno dell'altra sorella: Marconi integrava la scena con una figura stante e contrapposta alla figura femminile conservata, mentra il Moebius ritiene vi fosse un'unica figura, in quanto la presenza di una seconda avrebbe allargato eccessivamente il campo della stele, secondo dimensioni inconsuete. T. Ritti riprende l'ipotesi di Marconi, soprattutto in considerazione del fatto che sul listello inferiore si notano i resti i una punta di piede, probabilmente destro. Alla luce di ciò, L. Beschi cerca convincentemente di dimostrare che anche dal punto di vista tecnico è probabile la stele fosse abbastanza ampia da ospitare una seconda figura, ricostruendo un riquadro di ca. 70 cm. In questo caso, ne deriverebbe una chiara assonanza tra l'aspetto figurato e l'epigramma di due distici elegiaci incisi sullo zoccolo.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA C023091
  • ENTE SCHEDATORE C023091
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • ISCRIZIONI in basso, sotto il rilievo, sullo zoccolo - [---] tutta la stirpe, prima di vedere/ [---] infelici (?), e a sorella/ [---] lasciò a luce, ma serene/ [---] benché si trovino nell’Ade - Incisione - greco
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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