statua femminile

statua femminile, 200 a.C. - 0 a.C.

La statuetta, in parte restaurata, è stata ricostruita assemblando due frammenti antichi e la testa, di probabile fattura moderna. Il volto è costituito da un morbido ovale, caratterizzato da un'ampia fronte, che lascia spazio a soppracciglia sottili, seguite da grandi occhi, le cui iridi e pupille sono segnate da un solco sottile. Il naso è lungo e diritto, mentre la bocca, dalle piccole labbra carnose è piegata in un delicato sorriso. Ritrae una figura femminile stante sulla gamba sinistra, che è stesa a reggere il peso dell'intera scultura, mentre la destra è lievemente flessa e portata in avanti. Il braccio destro, probabilmente di restauro, è piegato in vita a trattenere la veste, mentre il sinistro è steso lungo il corpo da appoggiare la mano sulla relativa anca. Indossa un chitone leggero che giunge sino ai piedi fino a coprirli interamente, coperto da un himation pesante che le si avvolge attorno al corpo. Il tipo riprodotto richiama la Venere Marina, il cui prototipo, di ambito culturale attico, risale al II secolo a.C. sebbene se ne differenzi per la scelta di rendere maggiormente statica e frontale l'intera figura.

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