dedica di Argenidas ai Dioscuri
il dedicante Argenidas protende un ramo ai Dioscuri, tra raffigurazioni allusive al luogo di culto,
ca. 199 a.C. - ca. 100 a.C.
Il rilievo è costituito da una lastra rettangolare con listello sporgente verso il basso.
- FONTE DEI DATI Regione Veneto
- OGGETTO rilievo lastra rettangolare con rilievo votivo
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MATERIA E TECNICA
marmo bianco a grana fine
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MISURE
Altezza: 41 cm
Spessore: 10.5 cm
Larghezza: 74 cm
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CLASSIFICAZIONE
rilievo votivo
- AMBITO CULTURALE Ambito Culturale Greco
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Lapidario Maffeiano
- LOCALIZZAZIONE Museo Lapidario Maffeiano
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La questione sulla provenienza del rilievo in esame non può prescindere dalle notizie in merito al suo rinvenimento trasmesse da alcune fonti documentarie. Il problema da dirimere, dunque, rimane quello di stabilire se il pezzo giunse tramite le vie del collezionismo antiquario seicentesco oppure possa essere riferito alla presenza greca nel II secolo a.C. in Adriatico. Nell'analizzare alcuni rilievi greci del Maffeiano, L. Beschi afferma che il rilievo di Telemachos sia stato raccolto in occasione delle operazioni militari o fortificatorie di Francesco Morosini nel Peloponneso. Prima di entrare in possesso del Maffei alcuni di questi, tra cui il rilievo di Argenidas, si trovavano nella bottega di un anonimo scultore padovano: è qui che, secondo lo studioso, si confusero con materiale della zona limitrofa, per cui sorse il "sorprendente" racconto trasmesso dalle fonti di una loro provenienza atestina. Ben diversa l'opinione della Di Filippo Balestrazzi, che si basa essenzialmente sulla veridicità delle fonti. Effettivamente appare alquanto improbabile che le notizie di un rinvenimento ad Este nel 1709 siano state inventate: maggior pregio veniva ai pezzi dall'essere importati da terre greche e non dal territorio, quindi l'informazione non avrebbe avuto ragione di essere fittizia. La studiosa ipotizza la possibilità di un culto encorio ai Dioscuri o meglio di un santuario dedicato ad una dea, che riservava una parte del culto ai suoi accoliti, ovvero i gemelli. Il rilievo di Argenidas, pertanto, si configura come un aspetto della ben più articolata questione riguardante la presenza dei Greci nell'entroterra veneto; il problema non muta laddove il dedicante fosse residente o fosse approdato fortunosamente ad Este portando con sé il pezzo lavorato, in quanto attesterebbe comunque la frequentazione greca della zona. E' pur vero, tuttavia, che tante anomalie del rilievo potrebbero agevolmente spiegarsi con una particolare tradizione del culto come quella dei Veneti antichi e con una sua esecuzione in una bottega di area greca periferica. In questa fase della nostra ricerca non appare opportuno escludere a priori nessuna delle due proposte, che solo l'integrazione con altri dati da altre sculture schedate contribuiranno a chiarire.
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA C023091
- ENTE SCHEDATORE C023091
- DATA DI COMPILAZIONE 2007
- ISCRIZIONI listello inferiore della lastra - Argenidas, figlio di Aristogenidas, (dedicò) ai Dioscuri, in voto - Incisione - greco
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0