bilancia di gravitazione
Una corta colonna verticale in acciaio, inserita in una base triangolare in ghisa, sostiene un supporto girevole nel piano orizzontale e la bilancia di torsione. Nelle sedi circolari, praticate alle estremità del supporto, sono poste due sfere in piombo del peso di 1,5 kg ciascuna (una delle due sfere manca) con i loro centri di massa distanti 15 cm. La bilancia è costituita da un contenitore a forma di parallelepipedo collegato ad un lungo tubo metallico coassiale con la colonna. All'interno di quest'ultimo è collocato un sottile nastro di torsione in bronzo fissato con l'estremità superiore ad una manopola girevole e con l'estremità inferiore alla corta colonna. Il nastro sostiene sia l'equipaggio mobile, costituito da una leggerissima asta orizzontale munita ai suoi estremi di piccole masse sferiche identiche anche esse distanziate di 15 cm, sia un piccolo specchio per riflettere un fascio luminoso e consentire il calcolo dell'angolo di torsione del filo (metodo ottico di Poggendorf). Le sferette e i centri di massa delle sfere pesanti si trovano sullo stesso piano orizzontale. Il contenitore, con finestre in vetro collocate sulla faccia anteriore e posteriore in corrispondenza delle sferette, scherma lo specchio e l'equipaggio mobile dalle correnti perturbative di aria
- OGGETTO bilancia di gravitazione
-
MATERIA E TECNICA
acciaio/ fusione
-
MISURE
Altezza: 50 cm
Lunghezza: 17 cm
Larghezza: 19 cm
-
CLASSIFICAZIONE
interazione gravitazionale
meccanica
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Universitario dell'Università degli Studi "G. D'Annunzio"
- LOCALIZZAZIONE palazzo dell'Opera Nazionale Dopolavoro "A. Mussolini" (poi palazzo dell'Ente Nazionale Assistenza Lavoratori)
- INDIRIZZO Piazza Trento e Trieste, 1, Chieti (CH)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo strumento è stato prodotto dall'azienda tedesca E. Leybold's Nachfolger. Il nome dell'azienda è stampato in forma abbreviata su un'etichetta, insieme ad altre informazioni. La ditta è stata fondata nel 1850 da Ernst Leybold. L'azienda fu venduta a Emil Schmidt e Otto Ladendorff, i quali la rinominano in E. Leybold's Nachfolger nel 1870. Nel 1967 avvenne la fusione tra l'azienda E. Leybold's Nachfolger e l'azienda Heraeus Hochvakuum GmbH. A partire dal 1 ottobre 1987, la Leybold Heraeus viene rinominata in Leybold Aktiengesellschaft. Tutte le divisioni che compongono l'azienda diventano S.R.L. indipendenti. A Colonia resta la sede della divisione della tecnologia di pompe per vuoto, invece ad Hürth si trova la sede della divisione che si occupa della produzione di materiali didattici. Dal 2006, il marchio Leybold riguarda soltanto la divisione dei sistemi di pompe per vuoto, la Leybold Vacuum viene acquisita dal gruppo svizzero OC Oerlikon Management AG. Il Gruppo Atlas Copco acquista il marchio Oerlikon Leybold Vacuum GmbH e lo ridenomina in Leybold GmbH nel 2016
- TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300287145
- NUMERO D'INVENTARIO 4243
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
- ENTE SCHEDATORE Università di Chieti-Pescara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI sulla faccia superiore della base dello strumento - Leybold 300 02 Baur 1 MADE IN GERMANY - Liceo Classico "G.B. Vico" - maiuscolo/ minuscolo/ numeri arabi - a penna -
- STEMMI sulla faccia superiore della base dello strumento - commerciale - Marchio - ditta costruttrice E. Leybold's Nachfolger - 1 - Il nome abbreviato del costruttore è scritto in maiuscolo, sull'asta verticale della lettera L vi sono dei cerchi concentrici
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0