banco di melloni

ca 1874 - ca 1888

“Appareil propre à répéter toutes les expériences relatives à la science du calorique rayonnant” è come definisce lo stesso Melloni, nella seduta del 12 gennaio 1835 dell’Académie des Sciences di Parigi, il nuovo apparecchio, in seguito comunemente conosciuto come banco ottico di Melloni, che consentiva di ripetere, a seconda dei componenti che venivano utilizzati, le esperienze sul calore radiante. Il nostro banco ottico è costituito da un regolo orizzontale in ottone lungo un metro e spesso 1 cm. È sostenuto da due piedi pure in ottone vincolati ad una base rettangolare in legno montata su 4 viti calanti in ottone poste ai vertici della base. Una scala centimetrata, incisa sulla barra, permette di determinare la posizione dei vari elementi. Ad una estremità, sono montati due quadranti, suddivisi in gradi, con lo zero posizionato in asse con la barra. Al centro del quadrante inferiore è inserito un cilindro, alto 4 cm, intorno al quale ruota una seconda barra in ottone (alidada). Il cilindro continua con una colonnina regolabile in altezza che sostiene un secondo quadrante con, al centro, un foro per l’inserimento di piattelli porta cristalli, prismi e minerali. Fondata nel 1864 da Eugene Ducretet, la Società denominata “E. Ducretet et Cie” è stata attiva dal 1874 al 1880 (giugno) e dal 1881 (febbraio) al 1888 (giugno)

  • OGGETTO banco di melloni
  • MATERIA E TECNICA legno/ taglio/ piallatura
    ferro/ fusione
    ottone/ fusione
  • MISURE Altezza: 32.5 cm
    Lunghezza: 102 cm
    Larghezza: 37 cm
    : 17.5 cm
  • CLASSIFICAZIONE calore radiante
    radiazione infrarossa
    fisica
    ottica
  • ATTRIBUZIONI Melloni Macedonio (attribuito): inventore
    Eugène Adrien Ducretet (officina): costruttore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Universitario dell'Università degli Studi "G. D'Annunzio"
  • LOCALIZZAZIONE palazzo dell'Opera Nazionale Dopolavoro "A. Mussolini" (poi palazzo dell'Ente Nazionale Assistenza Lavoratori)
  • INDIRIZZO Piazza Trento e Trieste, 1, Chieti (CH)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Eugène Ducretet nacque a Parigi il 27 novembre 1844. Tra il 1856 e il 1859 frequentò la scuola elementare in Rue St. Jacques, dove dimostrò competenza in matematica, geometria e disegno ma, per motivi economici, abbandonò la scuola all'età di 15 anni. Iniziò a lavorare giovanissimo per il costruttore e inventore parigino Paul-Gustave Froment nelle cui officine apprese i primi elementi di meccanica e di elettricità. Nel 1864, a soli 20 anni, senza sostegni finanziari e senza titoli universitari, Ducretet fondò la Società “Ducretet et Cie”, costruzione di strumenti per la scienza" ed aprì il suo laboratorio in 21 Rue des Ursulines. Con pochi dipendenti iniziò a produrre un'ampia gamma di apparecchi per la ricerca, l'insegnamento e la dimostrazione della fisica classica: come galvanometri, macchine di Wimshurst e tubi di Crookes. Gli inizi furono piuttosto difficili per mancanza di denaro, ma la sua reputazione iniziò a crescere e pian piano divenne uno dei fornitori di strumenti di diverse istituzioni scientifiche e accademiche che si trovavano vicino alla sua bottega. Nel 1866 Ducretet sposò Amelie Vallat da cui ebbe tre figli, Pierre nel 1870, Laurence nel 1872 e Fernand nel 1878. Nel 1867 pubblicò il primo catalogo descrittivo dei suoi prodotti. Impossibilitato a completare gli studi formali, continuò la sua formazione frequentando i corsi della Sorbona e del Collège de France come “auditeur libre”. Il suo lavoro lo portò a stretto contatto con molti eminenti fisici del suo tempo, dai quali imparò molto considerandoli dei maestri piuttosto che clienti. Per loro migliorò e costruì un'importante serie di strumenti da laboratorio e industriali. Nell’Esposizione Universale del 1878 gli venne assegnata una medaglia d'oro, che rappresentò il primo riconoscimento ufficiale della sua attività. Il successo si ripeté nel 1881, all'Esposizione Internazionale dell'Elettricità di Parigi. Nel 1879 inventò una nuova lampada elettrica con colonnina di mercurio e un apparecchio telefonico completo. Nel 1880 incontrò Paul Bert e Arsène d'Arsonval e costruì i loro primi telefoni sperimentali. In quell’anno, avendo bisogno di più spazio per la sua azienda, trasferì il laboratorio a poche centinaia di metri dalla sua sede originaria al 75, rue des Feuillantines. Intorno al 1883 parte di questa strada cambiò nome in rue Claude Bernard. Nel 1881 costruì con Marcel Deprez interruttori per bobine di induzione e, nel 1883, un galvanometro universale. Nel 1885 assunse 50 operai e per il suo lavoro ricevette la Legion d'Onore dal direttore del Conservatorio di Arti e Mestieri. Nel 1886 inventò un dispositivo per il controllo degli inneschi elettrici, uno scuotitore per bobine di Ruhmkorff nel 1889 e un combinatore per segnali elettrici utilizzato in marina nel 1891. Nel 1887, entrò nell'azienda come ingegnere Ernest Roger appena avviato la ricerca sui raggi X e sulle correnti ad alta frequenza. Nel 1892, Ducretet si associò all'ingegnere Léon Lejeune che aveva sposato la Laurence, fondando una nuova società “Ducretet et Lejeune, produttori di strumenti di precisione”. Lavorò, di nuovo, con d'Arsonval sulle applicazioni pratiche dell'alta frequenza in medicina. Venuto a conoscenza degli innovativi esperimenti di Guglielmo Marconi, si interessò alla telegrafia senza fili costruendo un trasmettitore e un ricevitore, diventando la prima persona in Francia a trasmettere onde radio. Nel novembre 1897 trasmise segnali radio a 400 metri tra la sua officina in rue Claude Bernard e il Panthéon. Il 5 novembre 1898, alla presenza di rappresentanti dell'Académie des Sciences, ripeté l’esperienza di comunicazione senza fili, ma a 4 km di distanza, tra il Panthéon e il terzo piano della Tour Eiffel dove si trovava il suo collaboratore, l'ingegnere Ernest Roger. Nel 1898 iniziò a costruire apparecchiature radiotelegrafiche utilizzando il progetto del fisico russo Alexander Stepanovich Popov. Con Ernest Roger inventò un tipo di chiave telegrafica utilizzata nei trasmettitori di telegrafia senza fili. Nel 1902 depositò presso R. Gaillard un brevetto per un “microfono per forti correnti”. Offrì quindi alla Marina un equipaggiamento completo per le brevi distanze, ad uso delle fortezze, delle miniere e dei servizi interni, e per le lunghe distanze, per le comunicazioni tra le fortezze e le stazioni di terra Continuò a lavorare per migliorare le comunicazioni: telegrafia terrestre nel 1902, microfono subacqueo, prima trasmissione di segnali orari con Bigordon nel 1904, primo collegamento radiotelefonico con Lee de Forest nel 1908, bussola radio azimutale nel 1910. Depositò numerosi brevetti in Francia e all'estero e presentò una trentina di comunicazioni all'Accademia delle Scienze. Fu il primo costruttore della macchina di Wimshurst, dell'apparecchio Cailletet per la liquefazione dei gas, del fototeodolite del colonnello Laussedat, di un crogiolo elettrico da laboratorio con direttore magnetico, dell'apparecchio Roentgen (1 mese dopo la scoperta dei raggi X nel 1895) e di apparecchi radiologici per gli ospedali. I suoi dispositivi per fluoroscopia si trovano in un gran numero di laboratori. Creò una sonda luminosa per l'esame e la verifica rapida in pieno giorno, mediante raggi X, dei pacchi postali. Nel 1908, malato, lasciò al figlio Fernand (1888-1928) e all’associato Ernest Roger, la gestione dell’azienda che divenne "F. Ducretet et E. Roger". Eugène Ducretet morì il 20 agosto del 1915. Nel 1930, la Ducretet-Roger si associò alla Compagnie Française Thomson-Houston (CFTH) per poi diventare Ducretet-Thomson. Il marchio appare nel 1932 su una serie di apparecchi radiofonici e fonografici venduti con il nome “La Voix du Monde”
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300287005-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 4040
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Università di Chieti-Pescara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI il numero di inventario è sulla base in legno - 2-6 - Liceo Classico "G.B. Vico" - numeri arabi - a penna -
  • STEMMI frontalmente e sull’angolo anteriore destro - di fabbrica - Marchio - Ducretet - 2 - Un marchio sull’angolo anteriore destro del basamento e un'incisione posta frontalmente al centro della barra riportato l’indicazione del costruttore: “E. Ducretet et Cie Paris”
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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