sismografo a carte affumicate scorrevoli
Lo strumento, originariamente installato su muri ortogonali, è allestito su due spesse tavole di legno all’interno di una teca di legno e vetro. La tavola di sinistra fa da supporto al sensore e registratore dello strumento e quella di destra agli apparati di attivazione della registrazione e della determinazione del tempo di avvio della registrazione sismica. Due pendoli con masse lenticolari di piombo sono disposti ortogonalmente l’uno all’altro e sono atti a rilevare i movimenti sismici orizzontali. Ciascun pendolo porta all’estremità inferiore un archetto metallico che, in caso di oscillazione del pendolo, aziona un pennino scrivente su di un vetro affumicato o carta affumicata fissata a una faccia di un parallelepipedo. Sulla carta o vetro della terza faccia del parallelepipedo scrive il registratore della componente verticale attraverso un pennino solidale a una molla a cui è sospesa una massa cilindrica. La tavola di destra comprende una parte superiore che, in occasione di una scossa, gestisce lo sblocco dell’orologio – disposto generalmente alle ore 12 – e del parallelepipedo di registrazione, e una parte inferiore con un manubrio con masse lenticolari di piombo e rotante su un asse verticale e sotto trazione di due grosse molle a spirale
- OGGETTO sismografo a carte affumicate scorrevoli
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MATERIA E TECNICA
filo elettrico
ACCIAIO
CARTA
FERRO
LEGNO
Ottone
PIOMBO
PORCELLANA
spago
VETRO
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MISURE
Altezza: 248 cm
Lunghezza: 251 cm
Larghezza: 80 cm
: 87 cm
: 75 cm
: 84 cm
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CLASSIFICAZIONE
movimenti sismici orizzontali
movimenti sismici verticali
strumento di registrazione
terremoti
sismologia
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ATTRIBUZIONI
Cecchi Filippo (1822/ 1887): progettista
- LOCALIZZAZIONE Collegio Romano
- INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il sismografo, progettato da Filippo Cecchi nel 1875 con lo scopo di registrare simultaneamente i moti verticali, orizzontali e "vorticosi", è noto attraverso descrizioni. Nel 1876 ne erano stati realizzati dall’Officina Galileo di Firenze sei esemplari destinati agli osservatori Ximeniano di Firenze, del Seminario di Fiesole, del Collegio Carlo Alberto di Moncalieri, Valerio di Pesaro, mai installato, Vincenzo Nigri di Foggia e di Perpignan in Francia. Lo strumento fa parte della collezione museale di Meteorologia, Sismologia e Idrobiologia, raccolta strettamente legata all’istituzione del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia (1876) ed ai suoi fondamentali sviluppi storici. Primo servizio governativo di meteorologia e geofisica con ruolo di centralità, l’Ufficio ha avuto la propria sede presso il prestigioso complesso monumentale del Collegio Romano dal 1879 al 2016. Suo antico progenitore era l’Osservatorio Meteorologico e Astronomico del Collegio Romano, noto ai più come Torre Calandrelli, mentre suo erede ultimo è il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, attraverso l’ex Unità di Ricerca per Climatologia e la meteorologia applicate all’Agricoltura (CRA-CMA) dal 2017 inglobata nel Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente (CREA-AA). Con la chiusura del Laboratorio Centrale di Idrobiologia (2007), la collezione si è arricchita anche di una parte del museo dello storico laboratorio
- TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201385817
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0