avvisatore sismico per movimenti orizzontali
ca 1881 - ca 1886
Su una base di ghisa e ottone si trovano un orologio sismoscopico, a cui è collegata per mezzo di un meccanismo a bilancia un’elettrocalamita, e un sensore per i movimenti orizzontali, sistema Galli. Quest'ultimo è costituito da un pendolo rovescio non vincolato composto da un’asta di ottone che termina in alto a forma di sfera, in equilibrio sopra una colonnina che sostiene una corona circolare metallica a forma di imbuto modellata con 8 concavità, una per ogni direzione della rosa dei venti
- OGGETTO avvisatore sismico per movimenti orizzontali
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MATERIA E TECNICA
FERRO
ghisa
OSSO
Ottone
Tela
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MISURE
Altezza: 40 cm
Lunghezza: 17 cm
Larghezza: 30 cm
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CLASSIFICAZIONE
movimenti sismici
strumento di rilevazione
sismologia
- LOCALIZZAZIONE CREA
- INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1881, nell’ambito di un progetto di costituzione di una rete di stazioni sismiche alle pendici dell’Etna, l’Ufficio Centrale di Meteorologia affida alla ditta Fratelli Brassart l’ideazione e costruzione di avvisatori sismici di facile manutenzione da destinarsi anche agli uffici telegrafici del Regno. I Brassart produssero basi standard di varie misure su cui si potevano essere posizionati vari tipi di sensori per movimenti verticali e orizzontali. In questo caso sono stati utilizzati i sensori del sismoscopio a dischetto, un apparecchio di facile utilizzo, progettato dalla stessa ditta, che non distingue tra movimenti orizzontali e verticali. Lo strumento fa parte della collezione museale di Meteorologia, Sismologia e Idrobiologia, raccolta strettamente legata all’istituzione del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia (1876) ed ai suoi fondamentali sviluppi storici. Primo servizio governativo di meteorologia e geofisica con ruolo di centralità, l’Ufficio ha avuto la propria sede presso il prestigioso complesso monumentale del Collegio Romano dal 1879 al 2016. Suo antico progenitore era l’Osservatorio Meteorologico e Astronomico del Collegio Romano, noto ai più come Torre Calandrelli, mentre suo erede ultimo è il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, attraverso l’ex Unità di Ricerca per Climatologia e la meteorologia applicate all’Agricoltura (CRA-CMA) dal 2017 inglobata nel Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente (CRE-AA). Con la chiusura del Laboratorio Centrale di Idrobiologia (2007), la collezione si è arricchita anche di una parte del museo dello storico laboratorio
- TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201385797
- NUMERO D'INVENTARIO 59433
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0