avvisatore sismico
ca 1881 - ca 1886
Su una base di ghisa con due viti calanti, è fissata una piastra di ottone su cui si trovano sulla sinistra un’asta e una piccola base circolare con viti regolabili, al centro un orologio sismoscopico, a cui è collegata per mezzo di un meccanismo a bilancia un’elettrocalamita, a destra un’asta e un piccolo supporto a forma di vaschetta con all’interno una sfera metallica
- OGGETTO avvisatore sismico
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MATERIA E TECNICA
FERRO
filo di ferro
Ottone
PORCELLANA
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MISURE
Altezza: 33,5 cm
Lunghezza: 16,5 cm
Larghezza: 39 cm
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CLASSIFICAZIONE
avvisatore sismico
movimenti sismici
sismologia
- LOCALIZZAZIONE CREA
- INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1881, nell’ambito di un progetto di costituzione di una rete di stazioni sismiche alle pendici dell’Etna, l’Ufficio Centrale di Meteorologia affida alla ditta Fratelli Brassart l’ideazione e costruzione di avvisatori sismici di facile manutenzione da destinarsi anche agli uffici telegrafici del Regno. I Brassart produssero basi standard di varie misure su cui si potevano essere posizionati vari tipi di sensori per movimenti verticali e orizzontali. Lo strumento è entrato a far parte del Museo di sismologia, istituito da Pietro Tacchini nel 1895 presso l’Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica, per obsolescenza fra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento, proveniente da uno dei vari osservatori che facevano capo all’Ufficio Centrale stesso e attualmente fa parte della collezione museale di Meteorologia, Sismologia e Idrobiologia, raccolta strettamente legata all’istituzione del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia (1876) ed ai suoi fondamentali sviluppi storici. Primo servizio governativo di meteorologia e geofisica con ruolo di centralità, l’Ufficio ha avuto la propria sede presso il prestigioso complesso monumentale del Collegio Romano dal 1879 al 2016. Suo antico progenitore era l’Osservatorio Meteorologico e Astronomico del Collegio Romano, noto ai più come Torre Calandrelli, mentre suo erede ultimo è il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, attraverso l’ex Unità di Ricerca per Climatologia e la meteorologia applicate all’Agricoltura (CRA-CMA) dal 2017 inglobata nel Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente (CREA-AA). Con la chiusura del Laboratorio Centrale di Idrobiologia (2007), la collezione si è arricchita anche di una parte del museo dello storico laboratorio
- TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201385775
- NUMERO D'INVENTARIO 59432
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- ISCRIZIONI sulla base a destra su etichetta cartacea - 347 - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0