ricevitore anemoscopico

1859 - 1859

Una scatola di legno quadrata ha lo sportello in vetro annerito con quattro cerchi trasparenti in corrispondenza dei vertici, contrassegnati con le lettere dei quattro punti cardinali principali. Sui lati sono presenti cinque connettori serrafili, quattro per il collegamento alla banderuola e uno alla pila elettrica di alimentazione. All’interno sono alloggiati quattro elettromagneti ad ancora centrale, ciascuno associato con uno dei punti cardinali e provvisto di un cartellino bianco

  • OGGETTO ricevitore anemoscopico
  • MATERIA E TECNICA FERRO
    LEGNO
    VETRO
  • MISURE Altezza: 45 cm
    Lunghezza: 35 cm
  • CLASSIFICAZIONE strumento di misurazione
    aerologia
    anemometria
    vento
    meteorologia
  • ATTRIBUZIONI Secchi Angelo (1818/ 1878): progettista
  • LOCALIZZAZIONE CREA
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ricevitore anemoscopio faceva parte della seconda versione del meteorografo ideato da padre Angelo Secchi nel 1859 per misurare simultaneamente la pressione e la temperatura atmosferiche, la velocità e la direzione del vento e la quantità delle precipitazioni, premiato con la medaglia d’oro all’Esposizione universale di Parigi del 1867 e funzionante al Collegio Romano fino al 1880. L’elemento in esame era stato successivamente sostituito con un indicatore più preciso nel 1879 da Pietro Tacchini, direttore del R. Ufficio centrale di Meteorologia. Lo strumento fa parte della collezione museale di Meteorologia, Sismologia e Idrobiologia, raccolta strettamente legata all’istituzione del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia (1876) ed ai suoi fondamentali sviluppi storici. Primo servizio governativo di meteorologia e geofisica con ruolo di centralità, l’Ufficio ha avuto la propria sede presso il prestigioso complesso monumentale del Collegio Romano dal 1879 al 2016. Suo antico progenitore era l’Osservatorio Meteorologico e Astronomico del Collegio Romano, noto ai più come Torre Calandrelli, mentre suo erede ultimo è il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, attraverso l’ex Unità di Ricerca per Climatologia e la meteorologia applicate all’Agricoltura (CRA-CMA) dal 2017 inglobata nel Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente (CREA-AA). Con la chiusura del Laboratorio Centrale di Idrobiologia (2007), la collezione si è arricchita anche di una parte del museo dello storico laboratorio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201385713
  • NUMERO D'INVENTARIO 59526
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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