magnetofono
Contenitore: il magnetofono è alloggiato in una struttura a valigia con maniglia per il trasporto in legno rivestita in simil pelle. Il coperchio removibile si chiude con due levette. La base contiene sia la parte meccanica che quella elettronica del dispositivo. Nella parte posteriore, un vano ospita i connettori per l'alimentazione. Nella parte superiore si trovano gli alloggiamenti per le bobine di nastro magnetico, con tre manopole per regolare riproduzione, registrazione, avanzamento veloce, riavvolgimento e stop, oltre a una manopola per regolare il livello di tono della presa dell’audio. La bobina donatrice è posta a sinistra, il nastro passa attraverso guide e tensori, davanti alle testine magnetiche, per poi essere avvolto sulla bobina ricevente a destra. Motore: elettrico alimentato in corrente alternata a 220 - 240 volts, 50 Hz, 130 Watt. Sistema di riproduzione del suono: l'altoparlante si trova nella parte frontale del dispositivo, incassato all'interno della struttura della valigia. Modalità d’uso: posizionare il magnetofono su una superficie stabile e collegarlo a una fonte di alimentazione regolando la tensione di ingresso tramite il selettore sul fondo del registratore (220V, 240V). Trattandosi di un registratore a bobina aperta, l'utente deve caricare il nastro magnetico sulle bobine del registratore: alloggiare la bobina contenente il nastro magnetico nella vaschetta di sinistra, svolgere il nastro e facendolo passare davanti alle testine magnetiche poste al centro e collegarlo alla bobina ricevente posta a destra. Sia in caso di registrazione che di riproduzione, avviare il meccanismo di trasporto del nastro per far scorrere il nastro attraverso il dispositivo. Successivamente, impostare il magnetofono sulla modalità desiderata: registrazione o riproduzione. Nel caso della registrazione, regolare il livello del segnale di ingresso tramite il volume per garantire una registrazione ottimale. Quando si è pronti, registrare il suono desiderato premendo il pulsante di registrazione. Se si desidera invece riprodurre il suono precedentemente registrato, impostare il magnetofono sulla modalità di riproduzione. Avviando il meccanismo di trasporto del nastro e premendo il pulsante di riproduzione, il suono registrato in precedenza sarà riprodotto dagli altoparlanti o dagli auricolari collegati al magnetofono. Durante la riproduzione, è possibile regolare il volume e sfruttare altre funzioni disponibili, come l'avanzamento veloce o il retrocesso veloce. Una volta completata l'attività di registrazione o riproduzione, il nastro può essere riavvolto alla posizione iniziale, se necessario
- OGGETTO magnetofono
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MISURE
Misura del bene culturale 1201354465: 23x55x40 cm
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ATTRIBUZIONI
Allgemeine Elektricitäts-gesellschaft (aeg)
- LOCALIZZAZIONE ICBSA (Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi)
- INDIRIZZO Via Michelangelo Caetani, 32, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La storia della riproduzione del suono affonda le sue radici nel XIX secolo, quando furono inventati i primi dispositivi in grado di registrare e riprodurre suoni. Nel 1877, Thomas Edison creò il fonografo, il primo strumento in grado di registrare e riprodurre suoni, utilizzando un cilindro di cera e un ago vibrante. Dieci anni dopo, nel 1887, Emile Berliner introdusse il grammofono, che usava dischi piatti anziché cilindri, permettendo così la produzione di massa di dischi e contribuendo alla diffusione della musica registrata e alla nascita dell'industria discografica. Nel XX secolo, la registrazione magnetica rivoluzionò ulteriormente l'industria audio. Alla fine degli anni '20, l'ingegnere Fritz Pfleumer sviluppò il primo nastro magnetico, utilizzando una striscia di carta ricoperta di materiale magnetico, offrendo una qualità audio superiore rispetto a dischi e cilindri fonografici. Nel 1932, Pfleumer concesse all'azienda tedesca Allgemeine Elektricitäts-Gesellschaft (AEG) il diritto di utilizzare la sua invenzione, brevettata nel 1928, per costruire il primo registratore a nastro. AEG è stata fondata nel 1883 da Emil Rathenau a Berlino. Inizialmente, l'azienda si specializzò nella produzione di lampadine elettriche e rapidamente divenne un importante fornitore di illuminazione elettrica sia in Germania che all'estero. Con il passare degli anni, AEG ampliò il proprio campo di attività, entrando nel settore degli elettrodomestici, dei trasporti elettrici e delle apparecchiature industriali. Nel 1930, grazie alle concessioni brevettuali di Pfleumer, AEG fece un'importante incursione nel campo della registrazione audio con l'introduzione del registratore a nastro magnetico K-1, uno dei primi dispositivi di registrazione audio su nastro. Questo modello fu presentato al pubblico nel 1935 alla Fiera Internazionale di Berlino, consolidando la reputazione dell'azienda come pioniere nell'innovazione tecnologica. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, durante la quale la registrazione su nastro magnetico si affermò come tecnologia cruciale per le comunicazioni militari, essa divenne indispensabile per l'industria musicale, radiofonica e cinematografica. I magnetofoni divennero strumenti essenziali per la registrazione e riproduzione del suono, offrendo una maggiore qualità audio, flessibilità e facilità d'uso. I registratori magnetici superarono i dittafoni a cilindro per prestazioni e, grazie ai prezzi accessibili, si diffusero in una fascia di pubblico più ampia. A differenza dei cilindri, i nastri magnetici potevano essere riavvolti e registrati nuovamente immediatamente. Anche se i primi registratori utilizzavano fili d'acciaio, già negli anni '50 il nastro magnetico si impose come principale supporto di registrazione, fino a essere gradualmente sostituito dalle tecnologie digitali negli anni '90. Il modello AEG Magnetophon AW2 rappresenta un esempio di registratore a nastro con funzioni basilari, progettato per l'uso domestico durante quel periodo
- TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201354465
- NUMERO D'INVENTARIO 268968
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
- DATA DI COMPILAZIONE 2024
- ISCRIZIONI lato posteriore - Ac[...]g! 220 / Vor Au[...]u des Gerät[...]s aus dem / Gehäuse Ist der Ne[...]steck[...] / zu ziehen - corsivo - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
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