magnetofono

ca 1970 - ca 1979

Contenitore: Scatola rettangolare di colore grigio con manico quadrato rigido in metallo per il trasporto. Sul lato frontale si trovano il vano per la cassetta e l’altoparlante integrato per la fuoriuscita del suono. Sono presenti tre manopole: una per la regolazione del volume, una per il tono (per modificare il timbro del suono) e una per il livello di registrazione (per aumentare o diminuire il livello di ingresso del segnale audio durante la registrazione, evitando distorsioni o registrazioni troppo deboli). Inoltre, ci sono due pulsanti: uno per avviare la registrazione e l’altro per il riavvolgimento o l’avanzamento rapido del nastro. Sul lato sinistro si trovano il pulsante di accensione e il foro per le cuffie. Sul lato destro sono presenti tre ingressi/uscite audio o linea. Sul retro sono collocati i cassetti per le batterie. Motore: Motore a corrente continua alimentato da batterie. Sistema di riproduzione del suono: Circuito di amplificazione a valvole, ingresso per microfono, altoparlante integrato e uscita per altoparlante esterno. Modalità d’uso: collegare il microfono all'apposito ingresso. Accendere il dispositivo utilizzando l’apposito pulsante sul lato sinistro. Per riprodurre la registrazione, inserire una audiocassetta nel vano dedicato, chiudere lo sportello e avviare la riproduzione premendo il pulsante corrispondente. Per registrare, premere il pulsante rosso sul lato frontale e regolare le manopole per il volume, il tono e il livello di registrazione

  • OGGETTO magnetofono
  • MISURE Misura del bene culturale 1201354461: 26x35x13 cm
  • ATTRIBUZIONI Philips N.v
  • LOCALIZZAZIONE ICBSA (Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi)
  • INDIRIZZO Via Michelangelo Caetani, 32, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La storia della riproduzione del suono ha radici nel XIX secolo, con le prime invenzioni che permisero di registrare e riprodurre suoni. Nel 1877, Thomas Edison inventò il fonografo, il primo dispositivo capace di registrare e riprodurre suoni, utilizzando un cilindro di cera e un ago vibrante. Successivamente, nel 1887, Emile Berliner introdusse il grammofono, che utilizzava dischi piatti anziché cilindri. Questo permise la produzione in massa di dischi e contribuì alla diffusione della musica registrata, segnando la nascita dell’industria discografica. La registrazione magnetica, sviluppata nel XX secolo, rivoluzionò ulteriormente l'industria audio. Alla fine degli anni Venti, l'ingegnere Fritz Pfleumer sviluppò il primo nastro magnetico utilizzando una striscia di carta ricoperta di materiale magnetico, offrendo una qualità audio superiore rispetto ai dischi e ai cilindri fonografici. Il primo dicembre 1932, Pfleumer concesse all'azienda tedesca AEG il diritto di utilizzare la sua invenzione (brevetto datato 1928) per costruire il primo registratore a nastro al mondo. Nel 1935, AEG presentò il primo registratore su nastro magnetico funzionante durante la Fiera Internazionale di Berlino, utilizzando un nastro magnetico in celluloide ricoperto di ossido di ferro come supporto di registrazione. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, durante la quale la registrazione su nastro magnetico divenne un'importante tecnologia per le comunicazioni militari, essa divenne cruciale nell'industria musicale, radiofonica e cinematografica. I magnetofoni divennero strumenti essenziali per la registrazione e la riproduzione di suoni, rivoluzionando il mondo dell'audio con una qualità superiore, maggiore flessibilità e facilità d'uso. I registratori magnetici offrirono prestazioni superiori rispetto ai dittafoni a cilindro e, grazie ai prezzi competitivi, riuscirono a diffondersi in fasce di popolazione molto più ampie rispetto al tradizionale mercato dei dittafoni. Rispetto ai cilindri, il supporto magnetico poteva essere facilmente riavvolto e registrato nuovamente. I primi registratori magnetici utilizzavano filo d'acciaio, ma già negli anni '50 il nastro magnetico divenne il principale supporto per la registrazione, fino all'affermarsi delle tecnologie digitali negli anni '90. L’azienda Philips, fondata nel 1891 a Eindhoven, Paesi Bassi, da Gerard Philips e suo padre Frederik Philips, è una delle più longeve e influenti nel mondo della tecnologia. Inizialmente concentrata sulla produzione di lampadine a incandescenza, Philips divenne rapidamente un pioniere nella tecnologia elettronica. Nel 1963, Philips lanciò la Compact Cassette, che rivoluzionò il mercato dell'audio e divenne lo standard mondiale per le cassette audio. Questo formato, grazie alla sua praticità e portabilità, divenne rapidamente lo standard globale per l'audio analogico. Philips sviluppò anche una serie di dispositivi per la registrazione e la riproduzione su nastro, tra cui il Philips LCH 1001, un magnetofono portatile progettato per registrare e riprodurre cassette. L'LCH 1001 era dotato di amplificazione a valvole, ingresso microfonico, altoparlante integrato e uscita per altoparlante esterno, ed era uno strumento versatile per uso domestico e professionale negli anni '60 e '70
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201354461
  • NUMERO D'INVENTARIO 900009237
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2024
  • ISCRIZIONI lato frontale - DISCOTECA DI STATO / T/0181 - maiuscolo - inglese
  • STEMMI lato frontale - Marchio - Marchio
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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