grammofono a doppio braccio e a tromba interna

ca 1914 - ca 1920

Contenitore: scatola rettangolare in legno scuro con due sportelli con pomelli sulla parte frontale incernierati sul telaio inferiore. Sul lato superiore sono fissati i due piatti del disco e i due bracci acustici; i motori sono occultati all’interno della scatola. Sul lato posteriore sono presenti due fori per l’inserimento di ciascuna manovella per la carica del motore e, a fianco di ciascuno dei due, sono presenti altri due fori per l’inserimento della manovella utile a regolare la velocità. Infine sui lati sinistro e destro sono presenti maniglie in metallo per il trasporto della macchina. Motore: due motori per ciascun piatto del disco a due molle ciascuno; per ciascun piatto del disco è presente un sistema di regolazione della velocità. Sistema di riproduzione del suono: bracci acustici tubolari; su ciascuno di essi è inserito un diaframma. Le due trombe sono interne ed è possibile amplificare il suono aprendo i quattro sportelli sul lato frontale. Modalità d’uso: inserire le manovelle nei fori presente sul lato posteriore e caricare i motori a molla ruotando le manovelle; selezionare le velocità di rotazione dei piatti; collocare i dischi incisi sui piatti; spostare la leva per disattivare il sistema di blocco e manovrare i bracci acustici fino ad appoggiare sui dischi le puntine o stili dei diaframmi (nel caso dei dischi Pathé si procede dall’interno verso l’esterno). La puntina del primo diaframma inizia a scorrere all'interno del solco a spirale inciso sul disco; le oscillazioni della puntina, prodotte dal profilo irregolare dell'incisione, vengono trasmesse alla membrana del diaframma che riproduce il suono. Questo viene amplificato dalla tromba interna, collegata al braccio acustico. Quando finisce la riproduzione del primo disco si attiva in automatico la riproduzione del secondo

  • OGGETTO grammofono a doppio braccio e a tromba interna
  • MISURE Misura del bene culturale 1201354404: 35x85x44 cm
  • ATTRIBUZIONI Pathé Frères: costruttore
  • LOCALIZZAZIONE ICBSA (Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi)
  • INDIRIZZO Via Michelangelo Caetani, 32, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’industria del suono riprodotto iniziò nel 1877 negli Stati Uniti quando Thomas Edison inventò una maniera di registrare il suono e di riprodurlo tramite una macchina che chiamò fonografo. Nel corso di una decina di anni questo sistema venne notevolmente migliorato: prima con l’invenzione nel 1886 dei cilindri di cera Bell-Tainter e della macchina che Bell chiamò “grafofono” per distinguerla dalla macchina brevettata da Edison, anche se del tutto simile; poi nel 1887 con l’invenzione del disco e l’adozione dell’incisione orizzontale fatta da Emile Berliner che non solo riproduceva il suono con molta più facilità ma rendeva anche la duplicazione molto più agevole. All’invenzione del disco Berliner accompagnò l’invenzione di una macchina per riprodurlo ovvero il grammofono che venne perfezionata nel 1896 da Eldridge R. Johnson con l’aggiunta del motore a molla. L'azienda francese Pathé venne fondata da Charles Pathé insieme ai fratelli Émile, Théophile e Jacques nel 1896. Poco tempo dopo Théophile e Jacques si ritirarono e l’attività rimase in mano a Charles ed Émile. L’idea di fondare una società impegnata nella vendita di queste macchine nasceva dal successo che Charles aveva ottenuto a metà degli anni Novanta dell’Ottocento nella vendita dei fonografi Edison e dei grafofoni di Bell per lo più contraffatti, a cui presto aggiunse la vendita di un’altra invenzione di Edison, il cinetoscopio, ​​diventando in pochi mesi il maggiore importatore e venditore in Francia di queste macchine. Già nell’anno di fondazione della società Pathé Frères, i fratelli Pathé possedevano uffici e studi di registrazione non solo a Parigi, ma anche a Londra, Milano e Mosca, risultando una delle aziende più attive nella vendita di macchine per la fonoriproduzione in Europa. Fino ai primi anni del secolo successivo la Pathé Frères si occupò prevalentemente del commercio di prodotti relativi al mondo della registrazione del suono ma ben presto venne realizzata anche una piccola produzione di macchine e accessori cinematografici (cinetoscopi, proiettori, lanterne magiche e così via), commercio del quale l’azienda si occuperà in maniera preponderante per tutto il corso del XX secolo. Nei primi anni del XX secolo la Pathé iniziò a realizzare le prime registrazioni su cilindri, produzione che continuò fino al 1914; parallelamente, a partire dal 1905, la società cominciò a vendere anche registrazioni su dischi. Per non violare un brevetto in un mercato altamente competitivo e innovativo, i fratelli Pathé utilizzarono diverse tecnologie insolite. In particolare i primi dischi Pathé non assomigliavano a nessun altro perché l’incisione avveniva verticalmente sul disco e non orizzontalmente. Inoltre, questo tipo particolare di incisione, richiedeva l’uso di una puntina a sfera in zaffiro e la riproduzione dei dischi avveniva dall’interno verso l’esterno e non viceversa come era il caso dei dischi di Berliner. Erano pensati per essere riprodotti ad una velocità di 90 rpm per arrivare poi solo nel 1915 ad una velocità di riproduzione intorno agli 80 rpm, di controtendenza con la velocità di tutti gli altri dischi sul mercato che erano pensati per essere riprodotti intorno ad una velocità di 78/80 rpm al secondo. Interessante, poi, è il tentativo di produrre e vendere dischi di varie dimensioni: da 17 e 21 cm, passando per dischi da 25, 27 e 29 cm, fino a dischi di grandi dimensioni da 35 cm e addirittura da 50 cm. Questi ultimi, a causa della loro grandezza, apparivano più fragili e vennero ben presto ritirati dal mercato per il loro insuccesso commerciale. I grammofoni che venivano prodotti dalla Pathé per la riproduzione dei suoi dischi venivano venduti con il nome di “Pathéphone”. Un particolarissimo tipo di Pathéphone è la macchina “Pathéphone Duplex Modèle A”. La macchina viene presentata, in un catalogo del 1914, come “la réalisation d’un désir qu’hier encore l’on croyait impossible de demander au Phonographe: le Theatre chez soi”. Si tratta, difatti, di un grammofono doppio che permetteva di riprodurre due dischi uno di seguito all’altro, evitando così l’interruzione della riproduzione del brano. Era pensato e prodotto per i dischi da 24, 29 e 35 cm
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201354404
  • NUMERO D'INVENTARIO 345220
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • ISCRIZIONI trombe interne - MARQUE DE FABRIQUE DÉPOSÉE - maiuscolo - francese
  • STEMMI trombe interne - Marchio - Sulle due trombe interne è presente un marchio raffigurante un lanciatore del disco (la figura dell’uomo e la posizione in cui è raffigurato sembra prendere spunto dalla statua romana del discobolo di Mirone nella versione del discobolo Townley conservato al British Museum di Londra) nell’atto di prepararsi a lanciare un disco fonografico; dietro di lui è disegnato un mappamondo. Entrambi sono avvolti da una fascia bianca riportante una scritta in maiuscolo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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