modello anatomico

1814 - 1814

La tavola rappresenta l’arto superiore di sinistra nella sua faccia dorsale nel quale l’asportazione della cute mette in evidenza la rete venosa superficiale ed in particolare il lungo decorso della vena cefalica, che dalla sua origini a livello della mano percorre tutto il lato radiale dell’avambraccio, il solco bicipitale laterale, il solco deltoideo pettorale per poi approfondirsi all’interno della cavità ascellare

  • OGGETTO modello anatomico
  • MISURE Altezza x Larghezza x Spessore: 95x39.5x22.5 cm
    Peso: 6550 g
  • ATTRIBUZIONI Susini Clemente (1754/1814)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione delle Cere Anatomiche "Luigi Cattaneo"
  • LOCALIZZAZIONE Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie - DIBINEM
  • INDIRIZZO Via Irnerio, 48, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il modello anatomico fa parte di una serie composta da cinque pezzi a dimostrazione del sistema linfatico. Di questi, soltanto uno (cfr. scheda 252) viene descritto nell’inventario del 30 luglio 1815. È presumibile che l’intera serie fosse arrivata a Bologna da Firenze il 28 luglio 1814, come si legge in un documento conservato presso l’Archivio di Stato di Bologna: “una cassa contenente preparazioni in cera per uso del Gabinetto Anatomico”, a distanza di un anno non tutti i modelli erano stati esposti al museo, e quindi non potevano essere compresi nell’inventario. Si sa infatti che questo genere di catalogazione durava diversi mesi con intervalli prolungati, e quindi l’assenza di gran parte della serie è giustificata. Non è invece del tutto giustificata l’attribuzione a Clemente Susini, infatti il ceroplasta fiorentino muore nel settembre del 1814 e queste preparazioni giungono a Bologna nel luglio dello stesso anno. Difficilmente si tratta delle ultime opere del Susini, molto più probabile, invece, che la modellazione sia stata eseguita dagli allievi dello stesso che in quegli anni occupavano l’atelier in maniera cospicua. La serie appare perciò non del tutto originale, seppure l’ideazione si deve sicuramente attribuire al Susini. Quest’ultimo infatti creava la matrice che gli allievi moltiplicavano in moltissime copie (come è avvenuto in modo dimostrabile per la tavola dell’udito presente sia a Cagliari che a Bologna). Un parere dubbioso sull’autenticità era già stato espresso, oralmente, dal prof. Luigi Cattaneo che si è occupato sia delle cere cagliaritane che della sistemazione del museo di Bologna negli anni ’70
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800690766
  • NUMERO D'INVENTARIO CECOSU251
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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