declinatore magnetico

XVIII sec

I poli geografici individuati dall’asse di rotazione terrestre non coincidono con i poli magnetici, indicati dall’ago della bussola. La differenza viene chiamata declinazione magnetica: varia da luogo a luogo e anche nel tempo. Questo strumento (chiamato talvolta declinometro) serve a misurare la declinazione magnetica, ossia l’angolo che il piano meridiano magnetico (il piano passante per l’osservatore e contenente l’ago magnetico in equilibrio naturale) forma con il piano meridiano geografico. Questo declinatore magnetico (o declinometro) è "fornito di bussola e circolo graduato con traguardo mobile montati sopra una cassa di legno rettangolare verniciata di nero, la quale può mettersi orizzontale per l'azione di tre viti di metallo", si legge nell'inventario del 1843 redatto da Gaetano Ceschi. Nelle "Notizie dell'Origine e Progressi dell'Instituto delle Scienze di Bologna" del 1780, è riportato come "Il declinatorio, istrumento descritto dal Quadri nelle sue tavole gnomoniche, che serve a determinare esattamente la declinazione dell'ago calamitato". (Quadri era Cassiere e Depositario del Monte di pietà di Bologna e si occupava professionalmente di gnomonica)

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