reostato lineare a cursore, blindato

ca 1961 - ca 1961
Seci S.a (notizie Dal 1955)
notizie dal 1955

Questo reostato è costituito da un cilindro in ceramica attorno al quale sono fissati gli avvolgimenti resistivi.||Il corpo d'avvolgimento è fissato ad un rivestimento perforato, in metallo verniciato a fuoco, che scherma tutti i punti di contatto. Le zone di contatto della bobina sono collegate a tre morsetti a boccola in bachelite, collocati sulle pareti esterne del rivestimento, necessari per i collegamenti ai dispositivi di alimentazione e misura e ad un morsetto a boccola in metallo per la messa a terra.||Nella parte superiore del rivestimento è alloggiata un'asta sulla quale scorre un cursore con due manici in ceramica disposti lateralmente e due contatti in metallo che poggiano sugli avvolgimenti.||Sulla parte superiore del rivestimento, una targhetta in metallo riporta il nome dell'azienda costruttrice e alcuni dati tecnici dello strumento (resistenza massima 350Ohm e corrente massima ammissibile 1,5A).||La custodia, nella parte inferiore, termina con quattro piccole zanche che permettono il fissaggio dello strumento ad un banco di lavoro

  • OGGETTO reostato lineare a cursore, blindato
  • MATERIA E TECNICA bachelite
    CERAMICA
    FERRO
  • MISURE Altezza: 14 cm
    Lunghezza: 56 cm
    Larghezza: 9 cm
  • CLASSIFICAZIONE resistenza variabile
    fisica
    elettricità e magnetismo
  • ATTRIBUZIONI Seci S.a (notizie Dal 1955): costruttore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Padiglione Aeronavale
  • INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo dispositivo faceva probabilmente parte del materiale in dotazione al "Centro di Fisica Sperimentale" dell'allora denominato "Museo della Scienza e Tecnica Leonardo da Vinci" di Milano.||L'idea del Centro di Fisica nacque contestualmente alla nascita del Museo: l'allestimento prevedeva una sezione di Fisica con scopi didattici che contenesse esperimenti in atto, a disposizione permanente del visitatore. Ma la visione di un evento all'interno di una vetrina non era sufficiente: iniziò così la raccolta di strumenti ed accessori moderni per realizzare esperimenti che potessero essere effettuati direttamente dall'utente.||Da subito questa attività sperimentale attirò l'attenzione di funzionari ministeriali ed insegnanti.||Nel frattempo, nel 1955, nel nuovo edificio del Museo, detto Monumentale, vennero collocati le aule, i laboratori, gli impianti, le officine, le sale studio, necessari per ospitare il nascente Centro di Fisica Sperimentale.||Nello stesso anno venne organizzato il primo corso per insegnanti degli Istituti Tecnici, organizzato dal prof. Tommaso Collodi, già Ispettore Centrale P.I. ed allora Direttore Didattico Nazionale per l'Istruzione Tecnica.||I risultati furono così soddisfacenti che anche i Licei e gli Istituti Magistrali cominciarono ad organizzarne per i loro professori.||Oltre alla qualità delle attività offerte, quest'iniziativa si inseriva in un contesto di difficoltà legate alla fine della Guerra , di povertà dei gabinetti scolastici, di scarsa preparazione di molti insegnanti.||Il Museo offriva alla Scuola uno strumento efficace ed immediato per risalire la china.||I corsi di aggiornamento dei professori, inizialmente della durata di sei giorni, divennero ben presto di dieci/quindici giorni e comprendevano: un gruppo di conferenze tenute da professori universitari o esperti qualificati, lezioni sperimentali, esercitazioni individuali o in piccoli gruppi, lezioni a livello secondario tenute dagli stessi partecipanti, proiezioni di materiale sul tema, visite d'istruzione.||Fin dall'inizio molte scuole cominciarono ad affluire al centro di Fisica con i loro studenti per assistere a lezioni sperimentali.||Il prestigio del Museo e del suo Centro di Fisica ebbero autorevolissimi riconoscimenti anche in campo internazionale soprattutto attraverso l'O.C.D.E. (Organisation de Coopération et de Développement Economique) che riconosceva l'importanza dell'insegnamento scientifico e promuoveva nuovi metodi d'insegnamento e di sperimentazione.||Altre due importanti iniziative si affiancarono, a metà degli anni sessanta, alle attività del Centro di Fisica: la creazione di una mostra permanente di materiale scientifico-didattico (realizzata con materiali forniti dalle ditte costruttrici) e la nascita di una biblioteca di consultazione specializzata riguardante l'insegnamento della Fisica a livello secondario.||Il Centro di Fisica, fiore all'occhiello del Museo, è rimasto in funzione fino al 1984
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300634376
  • NUMERO D'INVENTARIO 4748
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2011
  • ISCRIZIONI superiore - Ohm 350||A 1.5||N° F5 TIPO 506/S - maiuscolo/ minuscolo/ numeri - a incisione e stampa su targhetta in metallo -
  • STEMMI superiore - commerciale - Marchio - SECI S.A - SECI S.A.||MILANO
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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