motore elettromagnetico a campo rotante
L'oggetto è formato da quattro bobine elettriche retttangolari identiche per forma e struttura. Le dimensioni sono però differenti essendo invece uguali a coppie. Due delle bobine, infatti, sono a sezione maggiore e sono tra di loro affiancate in modo da mantenere l'asse dell'avvolgimento orizzontale al piano. Le altre due bobine, pure affiancate tra loro, sono più piccole così da poterle inserire all'interno delle precedenti in modo ad esse ortogonale. Sono presenti, inoltre, spezzoni di filo conduttore per l'indispensabile alimentazione elettrica degli avvolgimenti in questione.||Nella parte centrale della struttura così realizzata scorre un asse orizzontale libero di ruotare su due perni di sostegno. Ad una estremità di questo asse è posizionata una puleggia per il trasferimento del moto indotto dal campo elettromagnetico.||Tutta la struttura poggia su una base in legno rettangolare
- OGGETTO motore elettromagnetico a campo rotante
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MATERIA E TECNICA
LEGNO
METALLO
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MISURE
Altezza: 27 cm
Lunghezza: 45 cm
Peso: 14,5 kg
Larghezza: 19,5 cm
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CLASSIFICAZIONE
Galileo Ferraris
fisica
elettricità e magnetismo
modelli, rappresentazioni e materiali didattici
- AMBITO CULTURALE Manifattura
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ATTRIBUZIONI
Ferraris, Galileo (1847/1897): inventore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Padiglione Aeronavale
- INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE In occasione dell'"Esposizione Universale di Chicago" del 1933, il Governo degli Stati Uniti aveva invitato i Governi del Mondo a collaborare. Il tema dell'Esposizione, dal titolo "A Century of Progress" (Un secolo di Progresso), riguardava lo sviluppo scientifico ed industriale dei cento anni precedenti e le sue ricadute sulle condizioni di vita delle persone e sullo sviluppo delle città moderne. Lo stesso Hoover, Presidente degli Stati Uniti, in un discorso del 6 Novembre 1929 aveva invitato i Governi del Mondo a partecipare.||Il Governo Italiano pareva deciso a non partecipare, soprattutto per motivi economici. Ma l'esplicita richiesta, nel Gennaio 1931, da parte del "Museum of Science and Industry" di Chicago di una collaborazione italiana alla raccolta di riproduzioni di modelli degli strumenti scientifici inventati da italiani o utilizzati da scienziati italiani per le loro invenzioni e scoperte, portò a un mutamento di rotta.||Il 5 Ottobre 1932, il Podestà di Milano, Duca Marcello Visconti di Modrone, informava Guido Ucelli, in quanto ideatore del Museo Industriale di Milano, della decisione del Governo Italiano di affidare al C.N.R. (Consiglio Nazionale delle Ricerche) la partecipazione italiana all'Esposizione di Chicago. Con il finanziamento stanziato, il C.N.R. doveva far eseguire copie di cimeli e modelli di apparecchi che documentassero il contributo dell'Italia al progresso della Scienza e della Tecnica.||Gli oggetti dovevano essere realizzati in 4 copie: una per l'Esposizione di Chicago che poi sarebbe rimasta al Museum of Science and Industry, una per il Museo di Londra, una per il Museo di Monaco ed una per il "Museo Nazionale della Scienza e dell'Industria" (denominazione più volte modificata) che doveva nascere in Italia. Infatti, sotto la spinta di Guglielmo Marconi, allora Presidente del C.N.R., si era avviato il progetto per la realizzazione di tale Museo a Milano, sotto la guida dell'Ing. Guido Ucelli.||Nel 1947 Marconi fa consegnare ad Ucelli il materiale documentario sull'Esposizione di Chicago. Nello stesso anno la Fondazione che si occupava della creazione del Museo di Milano, viene denominata "Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica" e viene riconosciuta Ente Morale.||Il 15 Febbraio 1953 viene inaugurato il Museo, nella sede attuale.||Nello stesso anno il C.N.R. dona al Museo le prime riproduzioni di strumenti realizzate in occasione dell'Esposizione di Chicago. Nel 1949 aveva già consegnato il materiale documentario corrispondente.||Questa riproduzione fa parte di questi beni. Si tratta della riproduzione del secondo tipo di motore a campo rotante di Galileo Ferraris, a bobine orizzontali, che è stato esposto nella Sezione degli "Apparecchi Storico-Didattici" della "Sezione di Fisica" del Museo della Scienza e Tecnica di Milano, realizzata nel 1956 ca. ||Questa sezione era stata realizzata per illustrare alcune tappe fondamentali nello studio della Fisica intesa come conoscenza dei fenomeni e delle leggi della Natura
- TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300633819
- NUMERO D'INVENTARIO 2097
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
- DATA DI COMPILAZIONE 2006
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2011
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0