Mezzo cannone EL TIRADOR art.Delle Due Sicilie
XVIII sec secondo quarto
Mezzo cannone del regno delle Due Sicilie del sistema de Valliére sec. XVIII
- OGGETTO Mezzo cannone EL TIRADOR art.Delle Due Sicilie
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
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MISURE
Profondità: / kg
Diametro: mm122 kg
Dimensione del file: mm3190 kg
Altezza: kg1785 kg
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CLASSIFICAZIONE
bocca da fuoco
ARMAMENTO
- AMBITO CULTURALE Regno Delle Due Sicilie
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ATTRIBUZIONI
Fran Vs Castronovo R (attribuito): fonditore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE FONDO DI ARTIGLIERIA STORICA
- LOCALIZZAZIONE Museo storico nazionale d'Artiglieria
- INDIRIZZO Deposito musealwc/o caserma AMIONE, c.so Lecce 10 -Torino, Torino (TO)
- TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100441154
- NUMERO D'INVENTARIO codice angelucci 106 (R.I.1895-2) ex128 P116
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Museo Storico Nazionale di Artiglieria di Torino
- DATA DI COMPILAZIONE 2020
- ISCRIZIONI plinto di culatta - FRAN vs CASTRONOVO R F la scritta si riferisce al nome del fonditore ed è accompagnata dalla locuzione latina di PANORMO (Palermo in latino) con l'anno di costruzione 1741 - FRAN vs CASTRONOVO R F - maiuscolo - a impressione - latino
- STEMMI tra pinto di culatta e orecchioni - reale - Stemma - 1 - Sullo stemma regio collocato sulla bocca da fuoco EL TIRANDOR valgono le stesse considerazioni e descrizioni supposte per la scheda relativa al reperto “La Pantera” (ICCD 00441153 c.a. 110 (R.I. 1895-2), relativamente agli inquartati e alle pezze dello stemma. Dall’analisi iconografica e iconologica tra lo stemma regio impresso nei due reperti si riscontra l’univocità sostanziale dei controinquartati. Siamo di fronte infatti ad un reperto coevo riconducibile fondamentalmente al medesimo periodo regio, del quale, si ricordi che sia il regno di Napoli che il regno di Sicilia, furono parti “seppur scisse” ma in Unione personale di un unico regno così come riconosciuto nel 1738 e sugli stessi regnò Carlo (III) di Borbone, (successivamente re di Spagna). Lo stemma del El Tirandor è contorniato da definiti elementi decorativi che, pur presentando delle evidenti similitudini con il reperto La Pantera, lo differenziano per alcuni particolari. Innanzi tutto è interessante osservare le fattezze dal punto di vista artistico-esecutivo essendo pezzi artigianali prodotti dalla stessa mano, hanno difatto delle peculiarità intrinseche uniche e irripetibili. Si rimanda a studi scientifici più dettagliati in ordine ai costruttori di ciascun reperto per quanto attiene le comparazioni. Per quanto riguarda gli aspetti iconografici si nota che pariteticamente tutto l’apparato è sovrastato dalla corona regia, che presenta delle seppur minime differenze estetiche; lo stemma centrale è incastonato come suddetto all’interno di una cornice ornamentale alla cui sommità (collocata esattamente al di sotto della corona) si troverà una figura zoomorfa (del tutto simile a quella ritrovata nello stemma de La Pantera), figura che ricorderebbe quella di un leone e/o grosso felino, le cui fattezze vengono costruite e definite dagli stessi tratti ornamentali. All’opposto in basso troveremo un altra maschera zoomorfa notasi le sopracciglie a forma di foglie d’acanto. Questa figura potrebbe anche però rappresentare una maschera antropomorfa, anche in questo caso, per quanto attiene i significati arcani il rimando è sempre a studi scientifici più selettivi dal punto di vista iconologico, seppur si possa immaginare in tal caso, come già evidenziato in altre circostanze, che questo possa essere un rimando a significanze riconducibili a concetti di grandezza e potenza, ricondotte alla figura retorica del Leone appunto o a quelli simbolici (nella maschera si nota la lingua spianata, che potrebbe essere riconducibile a simbologie arcane e mitologiche). Al di sotto della maschera si ritrova il collare del Toson il tutto viene contorniato da un drappo stilizzato riportante l’epigrafe CAROL DE GRAT UTR SIC REX HISP INF. Si tratta di un epigrafe che si può anche riscontrare sul conio della stessa epoca, si tratta di parole chiave latine abbraviate De(i) Grat(ia) Utr(iusque) Sic(ciliae) Rex Hisp(aniarum) Inf(ans) (Carlo figlio di Spagna per grazia di Dio re delle Sicilie). A corollario ritroviamo le riproposizioni del collare della stella dell’ordine supremo dello Spirito Santo e sulla dx quello dell’ordine di Carlo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0