Bologna Chiesa di S. Giacomo Terre cotte finestre dell'Abside
positivo,
post 1896 - ca 1910
Poppi, Pietro (ditta)
1833-1914
I positivi sono stati collocati in una busta di carta conservazione e posti orizzontalmente entro una scatola di materiale inerte (all'interno i fototipi sono ordinati secondo il nuovo inventario assegnato)
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
Scultura - Rilievi - Modanature - Terrecotte
Architettura sacra - Chiese - Finestre - Cornici
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Basilica di San Giacomo Maggiore
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MATERIA E TECNICA
CARTA
albumina
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MISURE
Misura del bene culturale 0800676068: 234x171 mm
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Poppi, Pietro (ditta): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le albumine P_000749 e P_000750 sono tratte dal negativo 3206, conservato presso le collezioni Genus Bononiae della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e realizzato dal fotografo centese Pietro Poppi (1833-1914), titolare della ditta Fotografia dell'Emilia; secondo quanto indicato nella scheda della lastra alla gelatina, la ripresa venne eseguita tra il 1890 ed il 1896 (https://collezioni.genusbononiae.it/products/dettaglio/14552). La realizzazione delle stampe positive è invece da collocarsi dopo il 1896 (in seguito alla pubblicazione del catalogo dello studio fotografico contenente l'immagine in esame) e il 1910 circa per via della tecnica di stampa all'albume (dal 1907 la ditta era già proprietà dei successori di Poppi, vedi Osservazioni). P_000749 presenta dimensioni minori rispetto a P_000750 per via dell'ampia rifilatura dei margini. P_000750 è contrassegnato inoltre dal numero inventariale 881, tracciato ad inchiostro nell'angolo inferiore destro, riconducibile al primo nucleo costitutivo di fotografie raccolto dall'Ufficio regionale di Bologna. Di fondazione duecentesca, la basilica degli agostiniani di Bologna intotolata all’apostolo Giacomo Maggiore, divenne nel XV secolo la chiesa gentilizia dei Bentivoglio, signori della città prima del passaggio allo Stato della Chiesa. In merito agli interventi conservativi che interessarono il complesso si precisa un restauro negli anni Venti dell’Ottocento del portico bentivolesco affacciato su via Zamboni, già strada San Donato; in quell’occasione vennero alla luce le celle sepolcrali occluse sul fianco sinistro della chiesa, ma oltre alla scoperta non si procedette con ulteriori lavori (la scoperta non diede però impulso a nuovi lavori di ripristino se nel 1886 le sepolture vennero nuovamente esaminate e richiuse: soltanto nel 1962-1963 furono oggetto di un definitivo recupero; vedi Aprato 1967, p. 67). In seguito, nel 1901 l’edicoletta posta sulla cuspide di facciata, contenente la statua del santo apostolo, venne ripristinata a livello statico (Faccioli 1901, pp. 17-18). Dal principio del Novecento in avanti gli interventi s’intensificarono: 1906 demolizione del portico tardocinquecentesco addossato alle mura del Mille verso piazza Verdi; 1914-1915 scoprimento delle cupole del coperto (rifinite da embrici e squame in cotto); 1950 restauro delle finestre delle cappelle radiali con integrazione delle ghiere in cotto e con apertura di quelle tamponate; 1953-1954 ripristino del rosone della facciata; 1962-1963, oltre al sopra citato recupero delle celle sepolcrali, fu restaurato dell’oratorio di Santa Cecilia; 1964-1966 tinteggiatura di buona parte dell’interno
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800676068
- NUMERO D'INVENTARIO P_000749, P000750
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0