Ravenna. Battistero della Basilica Ursiana, cupola, dettaglio del mosaico centrale dopo il restauro novecentesco
negativo,
ca 1900 - ca 1902
Ditta Luigi Ricci (1896-1930)
1896-1930
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Emilia Romagna - Ravenna - Complessi monumentali - Cattedrale della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo - Battistero Neoniano
Architettura religiosa - Chiese - Cattedrali - Battistero - Interno - Volta - Cupola - Medaglione centrale
Mosaici - Decorazione musiva della cupola - Battesimo di Cristo - Personificazione del fiume Giordano
Mosaicisti - Italia - 449-475 - Maestranze romane
Architetti - Italia - Sec. V - Maestranze ravennati - Maestranze romane
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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MISURE
Misura del bene culturale 0800649528: 30x23,8 cm
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
Ditta Luigi Ricci (1896-1930): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- LOCALIZZAZIONE Basilica ed ex Monastero benedettino di San Vitale
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra oggetto d'esame, appartiene al fondo denominato Santa Teresa, dal nome dell'ospizio in cui, negli anni Settanta del Novecento, vennero rintracciati 846 negativi su lastra di vetro, prevalentemente al collodio, realizzati dalla ditta Luigi Ricci tra il 1869 ca. e il 1914. Le lastre, tra il 1979 e il 1980 vennero ufficialmente acquisite in donazione dalla Soprintendenza di Ravenna, e costituiscono molto probabilmente il deposito che negli anni Trenta, Corrado Ricci, figlio dello stesso Luigi e fondatore della Soprintendenza ai Monumenti di Ravenna, Santi Muratori, direttore della Biblioteca Classense e Renato Bartoccini, l'allora soprintendente ai Monumenti, cercarono invano di far acquisire al Comune di Ravenna per la fototeca dell'Istituto di Studi Bizantini. Per notizie biografiche su Luigi Ricci, si veda la ricca bibliografia prodotta da Paola Novara, allegata a questa scheda. L'arco cronologico di riferimento è stato desunto dall'analisi dei cataloghi Ricci, la lastra in esame compare presumibilmente per la prima volta nel catalogo del 1877. Nella prima edizione del catalogo di Luigi Ricci del 1869 compare un gruppo di 7 lastre, con numero progressivo dalla 51 alla 57, che rappresentano “tavole del Battistero della Basilica Ursiana”. Nel catalogo del 1877, il gruppo delle lastre dedicate allo stesso monumento aumenta, 18 lastre numerate dal 74 al 91 e cosi anche nel catalogo del 1882, in cui sono presenti ulteriori tre lastre raffiguranti il Battistero Neoniano. In quest'ultimo documento troviamo per la prima volta corrispondenza tra i numeri inventariali presenti sullo stesso e quelli iscritti su etichetta incollata, come era solito fare Luigi Ricci, sull'angolo inferiore sinistro, nelle lastre oggetto di studio. La descrizione iconografica però in alcune lastre corrisponde in tutti e tre i cataloghi e ciò a supporto della tesi che si tratti delle stesse lastre ma con una numerazione inventariale differente, cambiata dall'autore, negli anni e nel corso delle diverse pubblicazioni. La Novara, nel volume del 2006, in merito ai cataloghi della Ditta Luigi Ricci ricorda: “i cataloghi possono essere distinti in relazione alla sequenza numerica. Il primo catalogo, stampato nel 1869, conteneva una sequenza numerica che fu completamente sostituita nel secondo, che data al 1877. Anche la sequenza del 1877 fu completamente cambiata nel successivo catalogo del 1882. La numerazione attribuita nel 1882 venne mantenuta nei successivi tre cataloghi del 1895 1900 e 1914 che furono solo ampliati di nuove foto.” Nel documento "Monumenti, tavole storiche dei mosaici di Ravenna" in cui Corrado Ricci, ripercorre la storia dei restauri subiti dal Battistero, possiamo riassumere i più significativi interventi del XIX secolo e dei primi anni del XX: 1854 restauro di Felice Kibel, 1860-1861 restauro di Tommaso Stamigni, 1863-1880 ca. Filippo Lanciani coadiuvato da Alessandro Ranuzzi che prese il suo posto successivamente fino al 1897 e nel mentre, 1887-1889, partecipò al restauro anche Carlo Novelli, 1901-1902 restauro di Alessandro Azzaroni e Giuseppe Zampiga. Per quanto riguarda nello specifico la cupola, interessantissimi le tavole riprodotte nel volume, in cui le parti originali sono campite in grigio mentre gli interventi di F.Kibel in rosso e quelli di Azzaroni e Zampiga in viola, il cui intervento di restauro è documentato nella lastra oggetto d'esame. Pur non essendo presente alcune inventariazione sulla lastra e conoscendo la pratica del Ricci di riattribuire lo stesso numero di inventario anche a scatti realizzati in epoche diverse, possiamo ricondurre il negativo in esame al numero 144, presente anche nei cataloghi del 1900 e del 1914, periodi in cui erano in atto le campagne di restauro del complesso musivo. E' curioso notare come nel volume di Corrado Ricci cui stiamo facendo riferimento, si trovino riproduzioni fotografiche del Laboratorio Trapani, dei Fratelli Alinari e di Anderson ma non di Luigi Ricci, padre dello stesso autore. Per un'approfondita e dettagliata analisi degli interventi di restauro intercorsi all'interno e all'esterno del battistero, si veda Novara Ranaldi 2013, bibliografia allegata alla scheda in esame
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800649528
- NUMERO D'INVENTARIO 14301
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- ISCRIZIONI pergamino: recto: al centro e sul bordo superiore destro - 2-J-3// 14301// RA/ Battistero Neoniano/ Cupola - capitale -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0