Ravenna. Museo Arcivescovile, fronte di sarcofago tripartito di Gregorio e Maria

negativo, ca 1882 - ca 1882
  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Scultori - Italia - Manifattura ravennate - 790-810
    Emilia Romagna - Ravenna - Museo Arcivescovile - Sala della collezione lapidea e delle transenne - Fronte del sarcofago di Gregorio e Maria
    Scultura - Monumenti sepolcrali - Sarcofago tripartito - Fronte - Iscrizione - Cornice con trecce a maglie - Croci con riccioli
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    collodio
  • MISURE Misura del bene culturale 0800649509: 8,5X23,8 cm
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Ricci, Luigi (1823-1896): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Basilica ed ex Monastero benedettino di San Vitale
  • INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra oggetto d'esame, appartiene al fondo denominato Santa Teresa, dal nome dell'ospizio in cui, negli anni Settanta del Novecento, vennero rintracciati 846 negativi su lastra di vetro, prevalentemente al collodio, realizzati dalla ditta Luigi Ricci tra il 1869 ca. e il 1914. Le lastre, tra il 1979 e il 1980 vennero ufficialmente acquisite in donazione dalla Soprintendenza di Ravenna, e costituiscono molto probabilmente il deposito che negli anni Trenta, Corrado Ricci, figlio dello stesso Luigi e fondatore della Soprintendenza ai Monumenti di Ravenna, Santi Muratori, direttore della Biblioteca Classense e Renato Bartoccini, l'allora soprintendente ai Monumenti, cercarono invano di far acquisire al Comune di Ravenna per la fototeca dell'Istituto di Studi Bizantini. Per notizie biografiche su Luigi Ricci, si veda la ricca bibliografia prodotta da Paola Novara, allegata a questa scheda. Il negativo in esame raffigura un fronte di sarcogafo che componeva un monumento sepolcrale più complesso: come spesso accadeva nel XVIII, periodo nel quale nacque il Lapidario Farsetti che raccoglieva anche i reperti raffigurati sulle lastre oggetto di studio, al momento della musealizzazione di un sarcofago non si riteneva necessario conservalo nella sua integrità ma mantenere solo le parti decorate con motivi floreali. Nell'Ottocento venne realizzato un nuovo allestimento, dopo il primo a scopo tutelativo messo in atto dal vescovo Farsetti, che prevedeva l'inserimento a parete e la muratura dei reperti che sappiamo, Luigi Ricci venne chiamato a documentare. La lastra oggetto di studio deve essere messa in relazione con la lastra 0800649508 anch'essa conservata nello stesso fondo fotografico. Entrambe le lastre raffigurano un fronte di sarcofago e su entrambi i negativi è posta un'etichetta con la medesima inventariazione numerica 228. Sul catalogo a stampa del 1877 compare un negativo con inventario 227, che titola “prospetto di due sarcofagi”, stessa titolazione riportata dal 1882 per la lastra con numero di inventariazione definitivo 228, a significare che sull'oggetto in esame venivano rappresentati due reperti lapidei. Come spesso è stato possibile riscontrare, è molto probabile che il Ricci abbia reinventariato le lastre originarie del secondo catalogo, dal 1882, anno in cui l'inventariazione assume un numero definitivo che troverà riscontro nei successivi cataloghi fino al 1914; non trova però spiegazione il fatto che le due lastre oggetto di studio, entrambe inventariate col numero 228 raffigurino uno soli dei fronti di sarcofago che invece nei cataloghi risultano essere impressi insieme su un'unica lastra. Visto che le dimensioni delle due lastre non esistevano in commercio e che molto probabilmente vennero alterate manualmente dall'autore, è ipotizzabile una divisione della lastra standard in due lastre, cui venne attribuito lo stesso numero di inventario 228, per determinare comunque un legame iconografico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800649509
  • NUMERO D'INVENTARIO 14574
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI supporto primario: lato emulsione: su etichetta: in basso a sinistra - 228 - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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