Ravenna, facciata di Sant'Apollinare Nuovo

negativo, ca 1878 - ante 1898
  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Facciate - Campanili - Loggiati
    Architettura sacra - Chiese - Basiliche
    Italia - Emilia-Romagna - Ravenna - Basilica di Sant'Apollinare Nuovo
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • MISURE Misura del bene culturale 0800649317: 270x212 mm
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Ricci, Luigi (1823-1896): fotografo principale
    Ditta Luigi Ricci (attribuito):
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE ex monastero di San Vitale
  • INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE All’interno del Fondo Santa Teresa si conservano 5 lastre fotografiche dovute alla ditta Luigi Ricci che riprendono la facciata basilicale di Sant’Apollinare Nuovo a Ravenna (il gruppo è collegato tramite il campo RSE). Tralasciando la più tarda gelatina 13990 - certamente posteriore al 1898 - i restanti 4 negativi mostrano una situazione anteriore e, comparati tra loro, attestano alcune differenze nell’aspetto del sagrato antistante la basilica e della bifora di facciata (dalle riprese risulta altresì difficilmente appurabile l’attuazione di alcuni interventi di recupero, in particolare del restauro del portichetto realizzato tra il 1884 ed il 1887). I collodi 14357 (formato 30x40) e 14399 (formato 24x30) dovrebbero essere stati realizzati a breve distanza temporale: l’allestimento del giardinetto con la crescita delle piante è abbastanza sovrapponibile per quanto consentito dal diverso taglio di ripresa, l’uno verticale, l’altro orizzontale (stagione primaverile-estiva con alberi frondosi). Se non fosse per via della tecnica utilizzata, la gelatina 14177 (formato standard 18x24) parrebbe precedere i citati collodi: le medesime piante paiono più piccole. Se la situazione per 14177, 14357 e 14399 sembra comunque comparabile, non così per la seconda gelatina 14231 che mostra sia il sagrato privo dell’aiuola che circondava nei precedenti casi la colonna, sia l’archivolto del portone alla base del campanile tinteggiato di scuro (invece di un color chiaro), oltre ad una differente situazione nella bifora di facciata (invetriata solo nel 1891; si confronti un’ulteriore condizione registrata per la bifora dalla lastra citata in apertura 13990). Tra i 4 negativi, solo 14177 presenta l’identificativo 674 apposto dalla ditta Ricci; a partire dal 5° catalogo di vendita edito nel 1900 si ritrova il numero abbinato al soggetto: “674.Altro esterno”. Tale evenienza farebbe presumere una datazione tra il 1895 (anno di pubblicazione del 4° catalogo, nel quale il soggetto non compare) ed il 1898 quando nel campanile fu eliminata l'intonacatura e murata il portoncino d'accesso alla base; l’ipotesi è messa in discussione dalla stampa positiva della stessa gelatina 14177 conservata presso la biblioteca Classense di Ravenna (fondo Ricci, inv. 2492) che presenta l’identificativo Ricci 78 - invece di 674 - poi evidentemente sostituito (era prassi usuale cambiare al bisogno le etichette delle lastre; il 78 compare dalla 3° edizione del 1882, ovvero “78.Esterno della chiesa”). Dalla disamina sinora condotta appare chiara l’impossibilità di comprendere l’abbinamento originario tra lastra e catalogo di vendita: per un medesimo soggetto - peraltro così importante - la ditta poteva evidentemente offrire diverse riprese (con punti di vista differenziati, taglio orizzontale o verticale, dimensioni standard 18x24 o formato grande) non contemplate negli elenchi, necessariamente riepilogativi e sintetici; va inoltre precisato che sin dal 1° catalogo dello studio compare il soggetto dell’esterno di Sant’Apollinare Nuovo. La cronologia indicativa per i due collodi è compresa tra il 1866, anno di fondazione dell’esercizio, ed il 1895, quando nel 3° catalogo comparve la possibilità di stampare l’immagine dell’esterno nel grande formato (evenienza segnalata dall’apposizione di un asterisco in accompagnamento all’identificativo). Le due gelatine, 14177 e la più tarda 14231, sono databili dubitativamente tra il 1878 (anno d’inizio della commercializzazione delle tecnica, anche se non risulta documentato l’utilizzo da parte del fondatore Luigi Ricci dell’emulsione alla gelatina) e il 1898 quando venne chiuso il portoncino alla base del campanile; entrambe le gelatine furono probabilmente realizzate quando la ditta era già passata ai successori di Ricci
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800649317
  • NUMERO D'INVENTARIO 14231
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA registro inventariale (1)
    registro inventariale (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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