Ravenna, Sant'Apollinare Nuovo. Il riquadro musivo con la Vergine in trono

negativo, post 1866 - (?) 1882
  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Italia - Emilia-Romagna - Ravenna - Basilica di Sant'Apollinare Nuovo
    Arte paleocristiana - Mosaici - Maestranze ravennati - Maestranze orientali
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    collodio
  • MISURE Misura del bene culturale 0800649299: 200x240 mm
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Ricci, Luigi (attribuito): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE ex monastero di San Vitale
  • INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il complesso decorativo a mosaico della basilica di Sant'Apollinare Nuovo a Ravenna, conservatosi sulle pareti della navata centrale e composto da tre registri che si svolgono longitudinalmente percorrendo l’intera estensione delle fiancate, fu restaurato in più occasioni durante il XIX secolo. Pur non trascurando la pulitura ed il consolidamento del 1895 di Carlo Novelli, i principali lavori si possono riepilogare in tre interventi: quelli del biennio 1845-1846 compiuti dallo sfortunato Liborio Salandri, caduto dalle impalcature durante i restauri, quindi le discusse operazioni ed i rifacimenti del romano Felice Kibel, protrattisi dal 1852 sino al 1863, ed infine i lavori diretti dal soprintendente Corrado Ricci, condotti da Giuseppe Zampiga e Alessandro Azzaroni sullo scorcio del secolo e conclusi nel giugno del 1900 (Ricci 1933 pp. 107-111; Novara-Ranaldi 2013, pp. 180-182; Penni Iacco 2004, pp. 123-130). In tale contesto si inseriscono le riprese dovute allo stabilimento fotografico locale Luigi Ricci (padre dello stesso Corrado): all’interno del Fondo Santa Teresa della Soprintendenza di Ravenna si conservano infatti numerosi negativi, tra collodi e gelatine, dell'intero ciclo musivo della basilica. Tra le lastre recuperate si ritrovano diverse immagini del corteo delle sante vergini, della teoria dei santi, della Vergine e di Cristo in trono, del Palatium teodoriciano, del controverso ritratto maschile conosciuto come Teodorico o Giustiniano e dei pannelli relativi al ciclo cristologico con episodi della vita di Gesù (parobole, miracoli, Passione e Resurrezione). Sostanzialmente le lastre al collodio si situano tra i restauri di Kibel e i lavori della soprintendenza ricciana, mentre le gelatine relative al ciclo cristologico, sicuramente più recenti per via della tecnica utilizzata, paiono fare parte di un'unica campagna fotografica forse posteriore all'intervento di Zampiga-Azzaroni. Il collodio in esame, con la ripresa della Vergine col Bambino e quattro angeli (registro inferiore della parete sinistra), pur non presentando la numerazione identificativa spesso presente nelle lastre Ricci (etichetta apposta nell'angolo inferiore destro del lato emulsione), è del tutto comparabile ad altre immagini dello studio fotografico che riprendono i registri inferiori del ciclo musivo di Sant'Apollinare Nuovo (si vedano gli invv. 14023, 14019, 14017, 13962). La datazione del gruppo di collodi è estesa per confronto al negativo in esame; l'immagine della Vergine in trono corrisponde alle seguenti numerazioni nei cataloghi Ricci: n° 114 (1869), 166 (1877), 105 (dal 1882 sino all'ultimo catalogo). La ripresa dovette essere effettuata con l’ausilio di un ponteggio, o meglio di un trabattello, per raggiungere l'altezza della parete su cui è affisso il pannello musivo: nella parte inferiore dell'immagine s'indovinano le arcate intervallate dai clipei; lo scatto, non perfettamente ortogonale, è inoltre fuori fuoco in alcune parti. I volti dei due angeli esterni vennero rifatti dal Salandri (Penni Iacco 2004, p. 128)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800649299
  • NUMERO D'INVENTARIO 13963
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI lato emulsione: lato lungo superiore - 9 -
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA registro inventariale (1)
    registro inventariale (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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