DOPO LA TEMPESTA Dipinto "Dopo la tempesta" di Francesco Gamba realizzato tra il 1865-1867
positivo,
post 1867 - ante 1877
Montabone, Luigi (1852-1877)
1852-1877
Gamba, Francesco (1818-1887)
1818-1887
Albumina incollata su supporto secondario di cartone colore avorio. Il positivo è stato ritoccato con inchiostro
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
Italia – Piemonte - Torino - Museo Civico
Arte – Pittura italiana - Sec. 19
Opere d'arte – Dipinti – Sec. 19
Paesaggio - Marina
Pittori italiani – Sec. 19. - Gamba, Francesco
Torino - Organizzazioni culturali - Musei
Mare – Nubi cumuliformi – Tempeste - Imbarcazioni
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MATERIA E TECNICA
CARTA
albumina
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
Montabone, Luigi (1852-1877): fotografo principale
Gamba, Francesco (1818-1887): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
- INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella seconda metà dell'Ottocento, alcune opere di pittori piemontesi come Lodovico Raymond, Luigi Mussini, Carlo Pittara, Costantino Sereno, Francesco Gamba ed altri, vennero fatte riprodurre a due fotografi torinesi: Luigi Montabone e Francesco Maria Chiapella. Il positivo in esame fa parte di questa serie e riproduce un dipinto realizzato dall'artista torinese Francesco Gamba (1818-1887) creato tra il 1865 ed il 1867. Quest'opera titolata “Dopo la tempesta”, rappresenta un paesaggio marino dopo un grosso temporale ed è attualmente conservata al Museo Civico di Torino. Il fototipo è stato realizzato da Luigi Montabone (? -1877) e la datazione è stata attribuita considerando l'anno di realizzazione dell'opera e il periodo di attività di Montabone (1852-1877). L’attività di Luigi Montabone (? -1877) inizia a Torino intorno al 1860, in via della Rocca 47, con il nome di Fotografia Reale e conosce un rapido successo come testimoniano i numerosi ritratti di illustri personaggi della corte sabauda eseguiti in quel periodo. E’ tra i primi fotografi ad introdurre, in ambito subalpino, l’uso del formato carte de visite e nel 1860 è ammesso tra i soci della Societé Française de Photographie che riuniva a Parigi i migliori esponenti della fotografia internazionale. Ma l’impulso decisivo all'affermazione del nome di Montabone è indubbiamente fornito dalla prima Missione Italiana in Persia del 1862 alla quale è chiamato a partecipare come fotografo ufficiale. Dal viaggio persiano riporta una serie di fotografie, vedute e ritratti dei sovrani e degli alti dignitari del Regno, che gli procurano una grande notorietà: successivamente alla Missione, tutte le fotografie di Montabone riporteranno, sul verso, il leone di Persia accanto all’indicazione pubblicitaria di ‘Fotografo di S.M. il Re d’Italia, della Regina d’Inghilterra e dello Shah di Persia’. Ancora cinque anni dopo, nel 1867, è con alcune fotografie della serie persiana che Montabone partecipa all’Esposizione internazionale di Parigi, che gli vale una “menzione onorevole”. L’anno successivo, di nuovo con alcuni ritratti persiani, partecipa all’Esposizione nazionale di Torino. Dopo il 1870 sono documentate altre sedi della Fotografia Reale a Milano, Firenze, Roma e l’attività di questi stabilimenti sarà portata avanti da alcuni successori dopo la morte di Luigi, avvenuta nel 1877. SUCCESSORI (post 1877): Il primo diretto successore dello studio torinese è il fotografo A. Bertelli che gestirà lo stabilimento sino al 1888; dal 1889 subentra A. Rovere (con sede in piazza Castello, 25). Dal 1892 erede della Fotografia Reale è Adolfo Majoni che esercita sino al 1912, anno in cui subentra Riccardo Scoffone, nipote di Montabone. Bertelli si firmerà successore di Montabone anche a Genova e a Napoli (strada S. Lucia a Mare; piazza Vittorio, 7; via S. Carlo, 4; piazza S. Maria degli Angeli). Lo studio di Roma almeno sino al 1886 rimane sotto la direzione del fotografo Giacomo Borelli (in piazza di Spagna, 9), mentre dal 1891 successore è Mariano Costa che nel 1892 trasferisce lo stabilimento in via Nazionale, 188. Allo stesso indirizzo dal 1904 è titolare Adolfo Costa, ma già dal 1905, e fino al 1910, risultano titolari dell'atelier Fotografia Reale di Montabone i fratelli Vuillemenot. A Milano come successori troviamo Carlo Marcozzi, Moretti e Carlo Fumagalli, che ha una succursale anche a Napoli Fonte(Centro regionale di catalogazione e restauro dei beni culturali). Inoltre, a Genova, dopo il Bertelli, gli succede Giuseppe Pitteri, che aprirà tre "cabinets de photographie" in via Garibaldi 8 (la strada nuova dell'alta borghesia genovese), a Sampierdarena e Sestri Ponente, facendo menzione, nei timbri a secco del verso, di "massime onorificenze" ricevute a Milano nel 1906, San Remo 1908, Torino 1911. [LE NOTIZIE STORICO-CRITICHE PROSEGUONO IN OSSERVAZIONI]
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635950
- NUMERO D'INVENTARIO 31875/ 539
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- ISCRIZIONI sul supporto secondario: recto: lato inferiore al centro - DOPO LA TEMPESTA - capitale -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0