Roma Foro/ di Nerva

positivo, ca 1880 - ante 1914

Positivo sciolto, privo di supporto secondario, inserito ai quattro angoli negli appositi tagli predisposti sulla pagina. Gli angoli a sinistra, superiore e inferiore, sono incollati

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Elementi architettonici - Colonne corinzie
    Roma - Foro di Nerva - Muro di recinzione meridionale
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    carta salata
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo Secc. Xix-xx/ Fine-inizio (xix-xx/ Fine-inizio): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
  • INDIRIZZO Via Castiglione, 7, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il positivo appartiene all'album Faccioli ed è inserito in una sezione relativa a Roma. L'immagine raffigura le “Colonnacce”, nel Foro di Nerva. Sono i resti di un alto muraglione in blocchi di tufo cui erano addossate oltre cinquanta slanciate colonne corinzie, di cui ne rimangono solo due, denominate appunto “Colonnacce”; sino al 1927-32 erano inglobate, come si vede dal positivo in esame, in edifici moderni di abitazione ed inserite in un tessuto urbano assai articolato nel cui ambito si connotarono per secoli come un caratteristico punto di riferimento e come unica testimonianza dell’esistenza del foro di nerva (BIBH: FACB243, p. 7). Tali colonne sorreggevano una trabeazione sporgente in cui era presente un fregio con diverse scene, tra cui quella del mito di Aracne; al di sopra un attico, che seguiva lo stesso andamento della trabeazione, decorato con altorilievi che probabilmente raffigurano le personificazioni delle province romane. Purtroppo la mancanza di elementi non ha consentito né l’attribuzione ad un fotografo, né una datazione certa. Da un’analisi tecnico formale del positivo e del suo stato di conservazione, si può ipotizzare che sia stata realizzata tra la fine del 19. secolo e il 1914 (anno della morte di Faccioli). È stato operato anche un confronto con i fototipi presenti nel catalogo online “Sagid” dell’ICCD (BIBH: FACB244) Il fondo Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. Documentazione circa il fondo è reperibile presso l'Archivio Storico della Pinacoteca, pratiche n. 31, foglio 43, n. 9
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635803-435
  • NUMERO D'INVENTARIO 31875/1065
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sul supporto primario: verso - "Roma Foro/ di Nerva - corsivo alto-basso -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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