Veduta della navata centrale della basilica di Sant'Apollinare in Classe a Ravenna

positivo album, post 1887 - (?) 1896

Stampa incollata alla carta 28, recto

  • OGGETTO positivo album
  • SOGGETTO Arti decorative - Mosaici
    Architettura - Chiese - Basiliche - Interni - Colonne - Presbiteri - Soffitti
    Italia - Emilia Romagna - Ravenna - Basilica di Sant'Apollinare in Classe - Interno
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Ricci, Luigi (1823-1896): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
  • INDIRIZZO Via Castiglione, 7, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sono state individuate all’interno dell’Album Faccioli 9 albumine di grande formato relative alla città di Ravenna, probabilmente tutte attribuibili a Luigi Ricci (le invv. 713, 720, 726, 730 mostrano il timbro a secco dell’autore, mentre risultano anonime le invv. 716, 719, 725, 727, 729), pur non presentando la caratteristica numerazione identificativa nell’angolo inferiore sinistro (Novara 2006, p. 6, vedi BIB). La ripresa documenta la nave centrale della Basilica di Sant’Apollinare in Classe, con la presenza dell’altare mediano ove furono traslate le ossa di Apollinare, primo vescovo e fondatore della chiesa ravennate. L’edificio venne realizzato grazie ai finanziamenti di Giuliano l'Argentario negli anni del vescovato di Ursicino (532-536) in grandiose forme basilicali e sotto Massimiano (primo Arcivescovo di Ravenna tra il 546 e il 556, nonostante i mosaici si considerino ultimati nel 549) ricevette la ricchissima decorazione musiva del catino absidale. Alla rappresentazione della grande Croce di Cristo in Trasfigurazione tra Elia e Mosè, cui si accompagna l’epifania di Apollinare tra le dodici pecorelle di plurale interpretazione, si addizionano i mosaici dell’arco trionfale. Tali elementi furono eseguiti in parte nel VI secolo, e per le restanti sotto il vescovato di Reparato (VII secolo, compresi due tasselli alla base dell’archivolto) e durante la gestione dei monaci camaldolesi di San Romualdo (X-XII secolo). Si nota inoltre la cronotassi dei vescovi ravennati riprodotti sulla pareti interne della navata centrale, dipinti nel terzo quarto del XVIII secolo, nell’ambito dei lavori di ammodernamento della chiesa che comportarono altresì la realizzazione del grande baldacchino sopra l’altare maggiore. Proprio la presenza del baldacchino permette di datare la ripresa anteriormente il 1908, l’anno di rimozione (quando le grandi colonne di marmo antico vennero collocate agli ingressi laterali). La ripresa deve del resto seguire le attività di bonifica, consolidamento e infine ricostruzione delle capriate lignee che sostengono il tetto, oggetto di diversi interventi a partire già dal 1863, e che trovarono compimento solo nel 1887. La data di ripresa deve quindi considerarsi successiva al 1887, e ricompresa entro l’attività professionale di Luigi Ricci o comunque entro il 1908. Luigi Ricci, fotografo ravennate attivo dal 1866 presso il laboratorio di strada Porta Sisi (oggi via Corrado Ricci, intitolata al celebre figlio di Luigi), trasferì dopo qualche anno la sua attività in strada del Monte, in seguito via Farini (attuale via Diaz), come si ricava dall’indirizzo precisato nel primo catalogo a stampa del 1869. In seguito alla scomparsa del fotografo, avvenuta nel 1896, la moglie proseguì l’attività sino al 1903, quando cedette lo studio ai coniugi Angelo ed Egle Bonavita (chiusura definitiva nel 1930). I cataloghi della ditta Luigi Ricci si compongono di 6 edizioni: 4 stampate quando il fondatore era in vita (1869, 1877, 1882 e 1895) e 2 postume (1900, con la moglie ancora proprietaria, e 1914). A partire dal terzo catalogo, accanto al titolo della fotografia, compare un asterisco: è il segno distintivo che indica la possibilità di stampare il negativo nel grande formato 30x40. Le 9 stampe dell’Album Faccioli sono tutte di tale grandezza, ferme restando le difficoltà nell’identificazione certa tra fotografia e titolo del catalogo corrispondente. E’ solo dalla quarta edizione del 1895 che tra i soggetti disponibili nel formato grande si contempla: “Interno della basilica dalla nave maggiore” [di Sant’Apollinare in Classe]. La datazione dei positivi è indicativamente fissata dai termini dell’attività dell’autore (dal 1866 sino alla morte nel 1896), anche se l’estremo finale potrebbe essere esteso al 1903, periodo in cui il laboratorio fu gestito dalla moglie di Ricci. Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici, e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918). Documentazione circa il fondo è reperibile presso l’Archivio Storico della Pinacoteca, pratiche n.31, foglio 43, n. 9
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635803-100
  • NUMERO D'INVENTARIO 31875/ 730
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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