Ferrara - Palazzo Schifanoia – portale, particolare fastigio
negativo,
1994/04/00 - 1994/04/00
Anonimo (xx Seconda Metà)
XX seconda metà
Benvenuti, Pietro (notizie Dal 1458-1484)
notizie dal 1458-1484
Rossetti, Biagio (1447-1516)
1447-1516
Ambrogio Di Giacomo (notizie 1466-1471)
notizie 1466-1471
Antonio Di Gregorio (notizie 1466-1471)
notizie 1466-1471
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Architetti - Italia - Sec. 15. - Benvenuti, Pietro
Architetti - Italia - Sec. 15.-16. - Rossetti, Biagio <1447-1516>
Italia - Emilia Romagna - Ferrara - Architettura - Palazzi - Palazzo Schifanoia
Scultori - Italia - Sec. 15. - Antonio di Gregorio
Sculture - Rilievi - 1466-1471 - portale principale [di] Palazzo Schifanoia
Scultori - Italia - Sec. 15. - Ambrogio di Giacomo [da] Milano
Palazzo Schifanoia- 1466-1493 - Fabbrica quattrocentesca - portale - particolare
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Anonimo (xx Seconda Metà): fotografo principale
Benvenuti, Pietro (notizie Dal 1458-1484): architetto
Rossetti, Biagio (1447-1516): SCALPELLINO
Ambrogio Di Giacomo (notizie 1466-1471):
Antonio Di Gregorio (notizie 1466-1471):
- LOCALIZZAZIONE Ferrara (FE) - Emilia Romagna , ITALIA
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La ripresa in esame mostra un particolare della facciata di Palazzo Schifanoia a Ferrara, con il fastigio del portale principale murato al civico 23. Fu eseguita nel 1994 da un fotografo anonimo e il negativo è conservato presso la Fototeca dei Musei d'Arte Antica di Ferrara. Questa porzione di palazzo, detta fabbrica quattrocentesca, fu edificata nel 1391, sopraelevata nel 1466 per volere del duca Borso d'Este, che si avvalse dell'opera del capo cantiere Pietro di Benvenuto degli Ordini, e ampliata nel 1493 per opera dell'architetto Biagio Rossetti. Il magnifico portale di accesso, attribuibile ad Ambrogio di Giacomo da Milano e Antonio di Gregorio, fu murato contestualmente ai lavori di ammodernamento del 1466-1471. All'interno del fastigio un bordo scannellato e una cornice di festoni e conchiglie inquadrano l'arme ducale di Modena e Reggio ('inquartata: nel I e nel IV d'oro all'aquila bicipite di nero a volo abbassato, membrata, rostrata e coronata del campo; nel II e nel III d'azzurro a tre gigli di Francia d'oro disposti 2 e 1, con bordura indentata rispettivamente d'oro e di rosso; sul tutto, nel cuore, uno scudetto d'azzurro all'aquila d'argento a volo abbassato, membrata e rostrata d'oro'). Due scudetti laterali raffigurano invece imprese estensi (a sinistra quella del "battesimo" e a destra quella del "paraduro" con il motto "Fido"). In origine gli scudi dell'attico e una parte degli intagli erano policromati: ancora nel XIX secolo alcuni smalti dello stemma centrale rimanevano visibili a occhio nudo e alcune tracce della doratura, fissate durante il restauro del 1981, sono riemerse durante la pulitura del 2006. Altri lacerti della doratura e di un fondo violetto sono stati rinvenuti nei pennacchi dell'arco (Nonfarmale 1985). Il frontone termina in volute ornate da baccelli radiali e strette attorno a valve con sferette centrali. L'acroterio, scolpito a tutto tondo, raffigura un unicorno seduto e una siepe di graticcio, che sono imprese borsiane, mentre il timpano contiene un clipeo loricato nel quale è scolpita l'impresa estense del fuoco
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634823
- NUMERO D'INVENTARIO 70010
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0