Imola/ Edicola di Giulio II
negativo,
post 1903 - ante 1926
F. Galassi E Figlio (attivo Dal 1883)
attivo dal 1883
Bramante Donato (1444-1514)
1444-1514
La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. In allegato all'oggetto è stata rintracciata una schedina inventariale relativa al bene, che riporta le medesime indicazioni del pergamino
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Tabernacoli – Sec. 16
Italia - Emilia Romagna - Imola – Edicola di Giulio II
Architetti italiani – Sec. 15-16. - Bramante, Donato
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MATERIA E TECNICA
VETRO
gelatina ai sali d'argento
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
F. Galassi E Figlio (attivo Dal 1883): fotografo principale
Bramante Donato (1444-1514): architetto
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Edificata tra 1467 e 1473, la chiesa di San Michele dell'Osservanza testimonia l'insediamento in Imola dei frati minori osservanti, ordine religioso nato come ramo collaterale dei francescani; gli architetti Matteo Scalabrini e Luca Ghelli furono i progettisti dell'edificio sorto su un terreno accanto alla già esistente chiesetta di Santa Maria delle Grazie, vicino al lazzaretto della città. Nel giardinetto prospiciente la chiesa e il convento, è stato ricostruito il tempietto di Giulio II: l'apparato originale venne innalzato per onorare il papa guerriero quando, nel 1506, con le sue truppe, passò dalla città di Imola. I frammenti originali della costruzione in arenaria, che la tradizione vuole sia stata progettata da Bramante, sono conservati in chiesa, appesi nella controfacciata. Le immagini in esame sono state scattate tra i primi anni del Novecento ed il 1926, anno della morte dell’autore Francesco Galassi. Nell’immagine N_000299, è visibile in secondo piano sul caseggiato Mezzalone, l’insegna delle Cantine riunite e distilleria imolese, società già attiva dal 1910, come testimonia la convocazione di una assemblea prevista per il 14 agosto 1910, registrata il 27 luglio 1910 sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia. Le due lastre in esame, sono state probabilmente realizzate dallo studio fotografico imolese F. Galassi e Figlio, timbro a secco impresso sui positivi rintracciati nell’armadio AF.2/I_Modena – Reggio - Bologna, faldone IMOLA. L’attività imolese di Francesco Galassi (1826-1926), pittore e poi fotografo, titolare dagli anni ’60 dell’Ottocento di una sala di posa per ritratti in via Giovenca 17 (ora IX febbraio), si è ampliata nel 1874 quando Galassi decide di associarsi con il fotografo dilettante Ugo Tamburini. Nel 1883 la ditta fotografica Francesco Galassi diventò Studio fotografico Francesco Galassi e figlio
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800633969
- NUMERO D'INVENTARIO N_000299
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- ISCRIZIONI sul recto: in basso a destra - 2583 -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0