Piazza Re Enzo a Bologna durante le demolizioni per la sua creazione

positivo, post 1980 - ante 2003
Giovanni Lanzoni
1911/ 1918

Il positivo n° 34 è l'unica stampa che non possiede l'originale negativo su vetro. È conservata all'interno di una busta, assieme a tutte le altre fotografie derivanti dalle lastre Lanzoni, compiute da Franco Ragazzi dopo l'acquisizione del fondo

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Bologna - Architetture - Restauri XX secolo - Cantieri
    Bologna - Architetture - Creazione di Piazza Re Enzo
  • MATERIA E TECNICA gelatina bromuro d'argento/ carta
  • ATTRIBUZIONI Giovanni Lanzoni: fotografo inventore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio Fotografico SBSAE BO
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
  • INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La storia della ditta fotografica di Luigi Lanzoni(1845-1914),iniziò con la Fotografia Felsinea prima del 1887,quando l'atelier di via Indipendenza 23,venne ceduto a Raffaele Borghi.Evidentemente l'inizio dell'attività non garantì a Luigi un reddito sufficiente per registrarsi alla Camera di Commercio,dove risulta essere iscritto solo a partire dal 1888,quando si trasferì in Piazza di Porta Ravegnana 2,cambiando nome:"Fotografia Luigi Lanzoni, Dalle due Torri n.2 - Bologna".Tre anni più tardi,nel 1891,venne mutata nuovamente l'intestazione in"Premiata fotografia L.Lanzoni e Figlio",quando subentrò,accanto al padre,il figlio Giovanni(1875-1926).Nel 1911 Giovanni rimase l'unico titolare dell'atelier,che nel frattempo venne trasferito nella sede di via dei Giudei1,dove restò sino alla cessazione nell'agosto del 1918.Fra i primi lavori di Luigi,è celebre l'immagine compiuta in occasione dell'Ottavo Centenario dell'Università durante l'orazione di Giosuè Carducci davanti alla presenza della Casa Reale e dell'intero corpo accademico,avvenuta il 12 giugno 1888.Una decina d'anni dopo,i Lanzoni iniziarono a collaborare con il Comitato per Bologna Storica e Artistica,attraverso un rapporto lavorativo piuttosto duraturo,che andò a coprire un arco di undici anni.La "riunione di colti cittadini" ebbe il suo primo consiglio direttivo nel 1901,quando venne nominato consulente artistico Alfonso Rubbiani,personalità di spicco dell'ambiente bolognese,nel quale era conosciuto e stimato per gli interventi di ripristino della chiesa di San Francesco. Il connubio tra il Comitato e l'architetto si concluse solo alla morte dello stesso Rubbiani,avvenuta nel settembre del 1913,quando venne sostituito da Achille Casanova e Guido Zucchini.Nel corso della sua lunga attività fece regolarmente ricorso alla fotografia,sia al fine di verificare i dati delle sue ricerche archivistiche,sia soprattutto per documentare lo stato del monumento,magari anche a cantiere aperto.Qui si intersecarono le storie dei Lanzoni e di Rubbiani,quando i primi divennero i fotografi degli interventi da eseguire o di quelli già compiuti dall'architetto,tra il 1904 ed il dicembre del 1915(stando alle date delle ricevute conservate presso l'Archivio del Comitato).Le lastre negative dell'Archivo fotografico della Soprintendenza sono 33(oltre ad un positivo senza lastra)e,assieme alle 97 depositate presso il Comitato,formano il nucleo più cospicuo sopravvissuto dell'opera dei Lanzoni. Il lavoro svolto dai fotografi si pose come fondamentale sussidio dell'opera progettuale di restauro,documentando in maniera molto dettagliata il cantiere del Podestà e di Re Enzo, oltre agli interventi in San Domenico, San Martino, Collegio di Spagna, Palazzo dei Notai ed in molte altre fabbriche bolognesi.La n°34 è l'unica stampa presente nel fondo di cui non sia rintracciabile il negativo: effettivamente la lastra, già rotta e dispersa al momento dell'acquisizione del fondo da parte della Fondazione del Monte, non venne di conseguenza acquistata. Questo positivo venne realizzato da Ragazzi successivamente al 1980,quando venne in possesso delle 34 lastre Lanzoni.L'immagine documenta le demolizioni che interessarono la zona circostante al complesso formato dal Palazzo di Re Enzo e dal Palazzo del Capitano del Popolo,compiute per liberare le due fabbriche dalle costruzioni nate attorno.L'intero isolato tra compreso tra le vie Canapa,delle Accuse e Mercato di mezzo venne atterrato a partire dal 1911,quando si iniziò l'abbattimento del Voltone della Corda appoggiato al fianco di Re Enzo su Piazza Nettuno.Al posto delle due strette strade Canapa e delle Accuse venne aperto un ampio spazio che sarebbe andato a costituire l'odierna Piazza Re Enzo con la quinta architettonica del nuovo Palazzo Ronzani, di cui in basso nel primo piano si vedono già le fondamenta. Dovremmo essere dunque nell'estate del 1913, periodo in cui venne iniziata la costruzione della fabbrica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800418421
  • NUMERO D'INVENTARIO F R 34
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sul supporto primario: verso: in basso al centro - [lastra già rotta, non più/ esistente presso Ragazzi,/ non acquistata (sottolineato)] - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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