Urbino - Marche. Palazzo Ducale. Il duca Federigo d'Urbino e la sua famiglia, dettaglio del quadro (Giusto di Gand)

positivo, ca 1900 - ante 1918

La fotografia è incollata su di un supporto secondario che presenta parzialmente un'immagine di un documento (di epoca medievale?) stampato con la tecnica collotipica. Altre parti del documento sono presenti sul cartoncino che fa da supporto secondario alle fotografie NCTN 00418382, NCTN 00418385

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Urbino - La Comunione degli Apostoli - Palazzo Ducale - Dipinti
  • MATERIA E TECNICA albumina/ carta
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio Fotografico SBSAE BO
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
  • INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Una fotografia che presenta la medesima didascalia e numerazione appare nel catalogo Alinari Soc. An. I.D.E.A.., Marche, Firenze 1928, p.30.La storia del marchio Alinari inizia nel 1852 quando Leopoldo Alinari (1832-1865), con l'aiuto finanziario di Giuseppe Bardi, il calcografo presso il quale fin da giovanissimo aveva fatto il suo apprendistato, impianta, in Via Cornina (odierna Via del Trebbio), un piccolo laboratorio fotografico; compare per la prima volta il marchio Alinari. Dopo due anni viene fondata la società che prende il nome Fratelli Alinari e della quale fanno parte anche i due fratelli, Giuseppe (1836-1890), con mansioni fotografiche e Romualdo (1830-1890), con compiti amministrativi. Il 1855 è l'anno della vera e propria affermazione degli Alinari come fotografi di fama internazionale, con la loro prima presentazione ufficiale all'Esposizione di Parigi e in luglio i soggetti fotografici in commercio sono diventati 84: trentanove di Firenze, venticinque di Pisa, dodici di Siena, e otto di altri luoghi del Granducato (solo un anno dopo vengono pubblicati i primi due cataloghi in lingua francese). Nel 1863 gli Alinari trasferiscono la loro Società nel grande palazzo edificato nel nuovo quartiere detto di "Barbano", in Via Nazionale 8 (poi via Nazionale, 6 e dal 1987 Largo Alinari, 15); solo due anni prima, all’Esposizione Italiana di Firenze furono presentati al pubblico, per la prima volta, dei lavori di ritrattistica. Nel 1865 viene pubblicato il loro primo Catalogo Generale (le cui tre appendici vedranno la luce fino al 1887) e nel 1888 inizia la produzione delle stampe in collotipia, ricerca seguita e voluta da Giuseppe Alinari, il cui impegno nella sperimentazione di nuove formule tecniche alla ricerca di "primati" fotografici è e rimarrà sempre costante. Nel 1890, a seguito della morte, nello stesso anno, sia di Giuseppe che di Romualdo, il giovane figlio di Leopoldo, Vittorio (1859-1932), appena trentunenne, assume la direzione dello Stabilimento: la fotografia Alinari ha ormai pienamente conquistato uno spazio autonomo nella cultura italiana ed internazionale della seconda metà dell'Ottocento, trasformando l'azienda in vera e propria industria leader nel proprio settore. A partire dal 1893 gli Alinari avviano una propria Attività Editoriale che, alla fine del 1907, annovererà un catalogo di 40 titoli di pubblicazioni dedicate alla storiografia artistica e di costume curate da eminenti critici d'arte come Igino Benvenuto Supino che dirigerà anche dal 1903 la rivista "Miscellanea d’Arte" pubblicata dalla stessa ditta Alinari. Nel nuovo mercato dell'editoria d'arte e delle pubblicazioni dedicate al "viaggio turistico" in Italia, gli Alinari si propongono come uno dei più ricchi archivi di immagini da cui attingere i repertori iconografici. Nel 1920 Vittorio Alinari cede l'azienda, il patrimonio fotografico ricco di 62.000 lastre e il marchio ad un gruppo di nobili, intellettuali e imprenditori, nasce cosi la Fratelli Alinari I.D.E.A. (Istituto di Edizioni Artistiche) S.p.A.Quintavalle, Arturo Carlo, Fratelli Alinari - Fotografi in Firenze. 150 anni che illustrano il mondo, 1852-2002, Firenze, 2003.L' opera "La comunione degli Apostoli" proviene dalla confraternita del Corpus Domini di Urbino e dal 1881 si trova all'interno del Palazzo Ducale. Il dipinto è in precarie condizioni a causa di un restauro effettuato con lavaggio a soda.Dal Poggetto, Paolo, La Galleria nazionale delle Marche e le altre collezioni nel Palazzo ducale di Urbino; editore: Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 2003.Il Fondo Malaguzzi Valeri si costituisce per volere di Francesco Malaguzzi Valeri a pochi mesi di distanza dal suo incarico in qualità di Direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna. In una lettera a Corrado Ricci del 22 dicembre 1915, Malaguzzi Valeri scriveva: "Caro Ricci, secondo un tuo - e mio - desiderio ho iniziato con qualche fortuna la raccolta fotografica bolognese e dintorni con vedute antiche e piante dell’antica Bologna".Nel novembre del 1918, Malaguzzi Valeri, nella sua costante corrispondenza con Ricci, torna a scrivere riguardo al suo archivio fotografico da poco nato: "Sto riordinando la collezione delle nostre fotografie e qualunque aumento sarà graditissimo. Supino ha dato tutte le sue dell'Università".La partizione Supino all'interno del fondo è composta da 500 positivi. L’attribuzione della partizione al nome di Igino Benvenuto Supino, di cui la fotografia in esame fa parte, è data dall’esistenza di documenti comprovanti le relazioni intercorse tra Malaguzzi Valeri e lo studioso pisano che testimoniano l’interessamento di Supino a contribuire alla costituzione dell’archivio fotografico della Regia Pinacoteca di Bologna. Oltre alla documentazione scritta citata, sono state riscontrate molteplici relazioni tra le stampe recanti il timbro "R. Università di Bologna/ Scuola di Storia dell’Arte", con opere a stampa pubblicate da Supino con i Fratelli Alinari
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800418383
  • NUMERO D'INVENTARIO FMV 3 63 3
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sul supporto primario: recto: in basso al centro - d.ne Alinari) P.e 2.a N.°17580. URBINO - Marche. Palazzo Ducale. Il duca Federigo d'Urbino e la sua famiglia, dettaglio del quadro (Giusto di Gand.) - fotografica -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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