Verona - S. Lorenzo Giustiniani - Jacopo Bellini
positivo,
post 1854 - ante 1909
Maurizio Lotze
1809/ 1890
Riccardo Lotze
1842/ 1909
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
San Lorenzo Giustiniani - Dipinti
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MATERIA E TECNICA
albumina/ carta
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ATTRIBUZIONI
Maurizio Lotze: fotografo principale
Riccardo Lotze:
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio Fotografico SBSAE BO
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
- INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1850 Maurizio Lotze iniziò la sua carriera come fotografo a Monaco di Baviera. Nel 1854 si trasferì a Verona dove esercitò a lungo l'attività fin quando decise di rientrare a Monaco lasciando lo studio al figlio Riccardo Lotze. In seguito al suicidio di Riccardo, nel 1909, una parte del patrimonio fotografico venne aquistato da Domenico Anderson e pervenne infine agli archivi Alinari di Firenze.Pierpaolo Brugnoli, Sergio Marinelli, Alberto Prandi, a cura di, Lotze: lo studio fotografico 1852-1909, Verona, Museo di Castelvecchio, 1984, pp. 33-42.Nel volume Meyer zur Capellen Jurg, Gentile Bellini, F. Steiner Verlag Wiesbaden, Stuttgart, 1985, pp.22-23, compare il medesimo dipinto con la collocazione Verona, slg. Lotze.Il Fondo Malaguzzi Valeri comincia a costituirsi per volere di Francesco Malaguzzi Valeri a pochi mesi di distanza dal suo incarico in qualità di Direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna. In una lettera indirizzata a Corrado Ricci datata 22 dicembre 1915, Malaguzzi Valeri scriveva: "Caro Ricci, secondo un tuo - e mio - desiderio ho iniziato con qualche fortuna la raccolta fotografica bolognese e dintorni con vedute antiche e piante dellantica Bologna".L8 settembre del 1918, Malaguzzi Valeri informa Ricci di aver raggiunto, grazie allincremento del Ministero, le 5000 unità, lamentandosene per la scarsità e chiedendo un appoggio per ottenere altri esemplari. Sommando il numero di fotografie segnalate nella lettera del marzo 1917, con quelle dellaprile dello stesso anno, si osserva come larchivio fotografico superi le 6500 unità. Inoltre vi erano altre stampe subentrate nel fondo attraverso altri canali, ulteriori e probabili stampe di sua proprietà, e quelle donate lanno successivo da Igino Benvenuto Supino.Al 1918 si ferma la documentazione scritta sul fondo malaguzziano, ma il fondo stesso ci testimonia come negli anni successivi la morte del Malaguzzi, avvenuta nel 1928, il fondo sia stato ampliato nei decenni successivi.Il Fondo Malaguzzi Valeri è costituito da 5720 positivi, stampati per lo più con la tecnica dell'albumina e gelatina bromuro d'argento e realizzati da 118 autori diversi, dalla seconda metà dellOttocento alla seconda metà del Novecento. I soggetti predominanti riguardano opere di pittura di artisti europei, coprendo un periodo cronologico che va dal sec. XII al sec. XX. Il nucleo più corposo riguarda opere del Museo del Prado di Madrid con 495 stampe seguito dalla Galleria degli Uffizi con 263 stampe, la Pinacoteca di Brera (257), le Gallerie dellAccademia di Venezia (224), il Museo Nazionale di Capodimonte (217)
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800418356
- NUMERO D'INVENTARIO FMV 3 54 29
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- ISCRIZIONI sul supporto primario: recto: in basso - 19706 - VERONA - S. Lorenzo Giustiniani - Jacopo Bellini - Collez. Lotze - fotografica -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0