Karnac - Grande salle hypostyle (Egypte)
Tempio di Amon a Karnac, Egitto. Sala ipostila

diapositiva, ca 1867 - ca 1878

Stereoscopia su vetro, in origine doppiata con vetro di supporto. La frattura di quest'ultimo ne ha comportato la rimozione in sede di restauro e la lastra emulsionata è stata ricollocata in busta singola in carta senza ricreare il pacchetto originale ma utilizzando cartoncini protettivi

  • OGGETTO diapositiva
  • SOGGETTO Egitto - Vedute
    Tempio di Amon-Ra/ Navata laterale della sala ipostila con obelisco sullo sfondo/ Karnac/ Egitto
  • MATERIA E TECNICA collodio/ vetro
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Liceo Ginnasio Luigi Galvani
  • LOCALIZZAZIONE Liceo Ginnasio Luigi Galvani
  • INDIRIZZO Via Castiglione, 38, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Claude-Marie Ferrier (1811-1889) e il figlio Jaques Alexandre (1831-1911) risultano attivi in società con Charles Soulier tra il 1859 e il 1864. Durante questo periodo Soulier entrò in contatto con altri due fotografi affermati in campo stereoscopico, M. Léon e J. Levy, che intorno al 1867 rilevarono la ditta mantenendo la sede a Parigi ma trasferendola dal numero 99 al 113 di Boulevard Sébastopol e connotandosi proprio come "sucesseurs de Ferrier Père & Fils & Soulier". La stereoscopia fa parte di una serie di otto, di cui tre del tempio di Karnac: la sala ipostila del tempio di Amon è sempre stata considerata il simbolo di Karnac, per la particolarità delle sue colonne papiriformi (ben 134) di dimensioni gigantesche. L'immagine, ripresa dal basso, esalta questo carattere monumentale. La composizione è strutturata su diversi piani (tecnica necessaria per garantire l'effetto della tridimensionalità) con un progressivo succedersi di quinte scenografiche e la suggestiva fuga prospettica centrale che individua nell'obelisco sullo sfondo il suo punto di riferimento visivo. La datazione di questa immagine solleva qualche dubbio. Se dovessimo avvalerci solo dell'indicazione riportata sulla fascetta didascalica, che attribuisce la paternità del fototipo a Léon e Lévy, potremmo collocare cronologicamente lo scatto dopo il 1867, anno di avvio dell'attività della coppia come successori di Ferrier e Soulier. Ma questa immagine, anche per il legame con le altre che fanno parte della serie (lastra n. 8767), molto probabilmente risale agli anni 1859-1860, periodo in cui Auguste Mariette cominciò ad organizzare il lavoro di riordino dell'intero sito archeologico, anche grazie alla liberazione dell'ammasso di macerie che ingombravano il cortile e l'ingresso alla sala ipostila.Il fotografo ed esploratore inglese Francis Frith, si recò più volte in Egitto tra il 1856 e il 1859, realizzando numerose riprese di siti archeologici; alcuni dei negativi prodotti furono duplicati e ceduti a vari editori che inserirono questo materiale nei loro cataloghi. Tra questi editori troviamo anche la ditta Ferrier e Soulier, ed è quindi plausibile che le immagini di Firth siano successivamente passate alla gestione Léon & Lèvy. La circolazione del materiale fotografico tra ateliers era prassi abbastanza usuale e si può ipotizzare un simile percorso che spiegherebbe la presenza dell'indicazione di responsabilità dello studio senza compromettere l'ipotesi cronologica dello scatto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800379033
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sul supporto primario: in basso: a sinistra - 8757 - Karnak. Grande salle hypostyle (Egypte) - a inchiostro - francese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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