Palazzo degli Uditori di Rota a Bologna prima della demolizione nel 1910

negativo, post 1905 - ante 1910

I negativi su lastra sono stati collocati in buste a quattro falde realizzate con carta di qualità conservazione di grammatura 170 g/ m e posti, a piccoli gruppi, in scatole orizzontali di cartone conservazione rivestito in tela

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Bologna - Architetture - Restauri XX secolo
    Bologna - Architetture - Palazzo degli Uditori di Rota e Palazzo Re Enzo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio Fotografico SBSAE BO
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
  • INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La storia della ditta fotografica di Luigi Lanzoni(1845-1914),iniziò con la Fotografia Felsinea prima del 1887,quando l'atelier di via Indipendenza 23,venne ceduto a Raffaele Borghi.Evidentemente l'inizio dell'attività non garantì a Luigi un reddito sufficiente per registrarsi alla Camera di Commercio,dove risulta essere iscritto solo a partire dal 1888,quando si trasferì in Piazza di Porta Ravegnana 2,cambiando nome:"Fotografia Luigi Lanzoni, Dalle due Torri n.2 - Bologna".Tre anni più tardi,nel 1891,venne mutata nuovamente l'intestazione in"Premiata fotografia L.Lanzoni e Figlio",quando subentrò,accanto al padre,il figlio Giovanni(1875-1926).Nel 1911 Giovanni rimase l'unico titolare dell'atelier,che nel frattempo venne trasferito nella sede di via dei Giudei1,dove restò sino alla cessazione nell'agosto del 1918.Fra i primi lavori di Luigi,è celebre l'immagine compiuta in occasione dell'Ottavo Centenario dell'Università durante l'orazione di Giosuè Carducci davanti alla presenza della Casa Reale e dell'intero corpo accademico,avvenuta il 12 giugno 1888.Una decina d'anni dopo,i Lanzoni iniziarono a collaborare con il Comitato per Bologna Storica e Artistica,attraverso un rapporto lavorativo piuttosto duraturo,che andò a coprire un arco di undici anni.La "riunione di colti cittadini" ebbe il suo primo consiglio direttivo nel 1901,quando venne nominato consulente artistico Alfonso Rubbiani,personalità di spicco dell'ambiente bolognese,nel quale era conosciuto e stimato per gli interventi di ripristino della chiesa di San Francesco. Il connubio tra il Comitato e l'architetto si concluse solo alla morte dello stesso Rubbiani,avvenuta nel settembre del 1913,quando venne sostituito da Achille Casanova e Guido Zucchini.Nel corso della sua lunga attività fece regolarmente ricorso alla fotografia,sia al fine di verificare i dati delle sue ricerche archivistiche,sia soprattutto per documentare lo stato del monumento,magari anche a cantiere aperto.Qui si intersecarono le storie dei Lanzoni e di Rubbiani,quando i primi divennero i fotografi degli interventi da eseguire o di quelli già compiuti dall'architetto,tra il 1904 ed il dicembre del 1915(stando alle date delle ricevute conservate presso l'Archivio del Comitato).Le lastre negative dell'Archivo fotografico della Soprintendenza sono 33(oltre ad un positivo senza lastra)e,assieme alle 97 depositate presso il Comitato,formano il nucleo più cospicuo sopravvissuto dell'opera dei Lanzoni.La loro situazione conservativa è piuttosto precaria sia per gli avvicendamenti che dovettero subire nel dopoguerra,come racconta dettagliatamente Zucchini nell'articolo del 1957,sia per i materiali utilizzati dai Lanzoni,che,con buona probabilità,non dovettero essere di prima scelta. Il lavoro svolto dai fotografi si pose come fondamentale sussidio dell'opera progettuale di restauro,documentando in maniera molto dettagliata il cantiere del Podestà e di Re Enzo, oltre agli interventi in San Domenico, San Martino, Collegio di Spagna, Palazzo dei Notai ed in molte altre fabbriche bolognesi.Su iniziativa della Cassa di Risparmio di Bologna,che finanziò il Comune per il restauro del complesso architettonico del Palazzo del Podestà,Rubbiani studiò il progetto nel 1908 assistito da Edoardo Collamarini e Guido Zucchini.L'edificio nel prospetto laterale affacciato su Piazza del Nettuno era rinserrato dal Palazzo degi Uditori di Rota,che aveva occupato quello che in origine era il cortile della curia potestatis con la piccola cappella di Santa Maria dei Carcerati ed il loggiato superiore di Bartolomeo Fioravanti.Per recuperare il cortile,Rubbiani demolì nel 1910 il Palazzo degli Uditori di Rota,costruito nel 1572 allo scopo di ospitare gli alloggi per i giudici del tribunale.Il negativo risale dunque ad un periodo precedente a quell'anno,quando il complesso di fabbriche divenne un grande cantiere e rientra probabilmente nel gruppo di immagini che documentano la fase"istruttoria"di progettazione dell'intervento,eseguite dai Lanzoni nella primavera e nell'autunno del 1907.Inoltre è possibile fissare il post quem al 1905 quando il fronte di Palazzo Re Enzo sulla piazza già mostava il suo nuovo aspetto con il tetto cuspidato e merlato(i tanto discussi,quanto poco funzionali,"merli in salita")e le due grandi trifore,opere concretizzate in quell'anno su progetto dello stesso Rubbiani,come primo intervento sul complesso Podestà-Re Enzo-Capitano del Popolo.Il negativo riprende l'entrata del Palazzo degli Uditori di Rota affacciata su piazza del Nettuno e sopra l'architrave d'accesso è fissato uno scudo con lo stemma del Regio Archivio notarile.La calzoleria Bardelli,una bottega ospitata al piano terreno dell'edificio,mostra il tendone calato sino a terra con l'insegna del nome,mentre alcuni clienti del caffè affianco sono ritratti in posa.La fotografia possiede un alto valore storico come testimonianza del monumento oggi completamente scomparso
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800378651
  • NUMERO D'INVENTARIO F R 18
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sul supporto primario: recto: in alto a sinistra: su etichetta adesiva - 18 - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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