Scultore Monteverde
positivo,
post 1889 - ante 1905
Belvederi, Alfonso
1857/ 1908 post
Stampa alla gelatina con bordi stondati, montata su supporto secondario con parte centrale di colore più chiaro e sagomatura impressa
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
Ritratti fotografici - Giulio Monteverde
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MATERIA E TECNICA
gelatina bromuro d'argento/ carta
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ATTRIBUZIONI
Belvederi, Alfonso: fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Gabinetto dei Disegni e delle Stampe
- LOCALIZZAZIONE Noviziato di S. Ignazio
- INDIRIZZO Via Belle Arti, 56, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il positivo in esame è un ritratto fotografico di Giulio Monteverde (Bistagno, 8 ottobre 1837 - Roma, 3 ottobre 1917), scultore da inserirsi in ambito verista ebbe notevole successo soprattutto dopo il trasferimento a Roma. Fu anche personaggio pubblico e si dedicò alla carriera politica: nel 1880 fu consigliere comunale a Roma e nel 1889 divenne senatore. Fu Cavaliere dell'Ordine civile di Savoia, Membro corrispondente dell'Istituto di Francia e della Reale Accademia delle Belle Arti del Belgio, professore onorario della Reale Accademia di Svezia e Norvegia e dell'Imperiale Accademia di Vienna. Il ritratto, di tre quarti, con ovale sfumato che pone in risalto il volto, ci mostra un uomo nel pieno della maturità, con i capelli leggermenti imbiancati sulle tempie e la folta barba ingrigita, lo sguardo è vivace (si segnala ritocco degli occhi su lastra, per rendere più netti e decisi i contorni dell'iride), volto a sinistra. L'inquadramento cronologico dello scatto attorno al 1889-1890 coincide con la candidatura a senatore (di cui si da notizia nell'iscrizione a matita sotto l'immagine) e con la chiusura dello studio Sorgato, rilevato da Alfonso Belvederi proprio nel 1889, prima in società con Bruto Sorgato, figlio di Angelo, e in proprio dal novembre 1889. Lo studio Belvederi si trasferirà dalla sede di Via Farini 24 a Via Parigi 11 nel 1905 cessando del tutto l'attività tre anni più tardi.Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici, e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918)
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800366333
- NUMERO D'INVENTARIO 31875/247
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Pinacoteca Nazionale di Bologna e Palazzo Pepoli Campogrande
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2011
- ISCRIZIONI sul supporto secondario: recto: in basso a destra e a sinistra - A. Belvederi/ SUCC. SORGATO/ BOLOGNA/ Via Farini N° 24 - a matita -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0