Acropoli

positivo, post 1852 - ante 1858

Il positivo è incollato su di un supporto secondario di cartoncino beige a grammatura pesante

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Atene - Vedute - Architettura greca
  • MATERIA E TECNICA albumina/ carta
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gabinetto dei Disegni e delle Stampe
  • LOCALIZZAZIONE Noviziato di S. Ignazio
  • INDIRIZZO Via Belle Arti, 56, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici, e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918). Pochissime notizie si conoscono sul fotografo Ch. Schiffer, di probabile origine tedesca, nonostante l'indicazione all'interno del sito del Museo d'Orsay lo individui come di nazionalità greca; ugualmente nella scheda web dedicata all'autore vengono specificati gli anni ed il luogo di attività, collocabili verso la metà del secolo ad Atene, periodo a cui pare risale anche il fototipo. Il timbro a secco del fotografo sul verso del supporto secondario aggiunge solo l'indirizzo, segnalato in lingua francese, in cui doveva trovarsi lo studio: Rue d'Hermes. Dal 1832 al 1863 il regno greco venne governato da Otto di Baviera e la città di Atene fu investita del nuovo ruolo di capitale, divenendo oggetto della politica espansionistica della famiglia Wittelsbach. L'origine tedesca del fotografo Schiffer potrebbe spiegarsi principalmente alla luce del parallelo periodo di egemonia tedesca sulla città.Il tempio dell'Olympeion in primo piano permette di circoscrivere la data della ripresa tra il 1852, quando un fulmine fece crollare una delle sedici colonne (nella stampa se ne contano quindici), e il 1858, anno in cui fu levata la porzione di frontone ancora visibile nell'immagine.Da segnalare il punto di ripresa quasi totalmente sovrapponibile a quello del fototipo precedente (NCTN 00366320), con un'angolazione che ritorna nelle fotografie storiche come preferenziale per la veduta orientale della città
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800366321
  • NUMERO D'INVENTARIO 31875/235
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Pinacoteca Nazionale di Bologna e Palazzo Pepoli Campogrande
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • ISCRIZIONI sul supporto secondario: recto: in basso al centro - Acropoli - a inchiostro -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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