Il fianco destro di San Francesco a Bologna durante i restauri post-bellici

positivo, ca 1946 - ca 1946

Il positivo è stato collocato, dopo le operazioni di pulitura, in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di cartone inerte, intestata “BOLOGNA/ S. Francesco 3/ da P_000200 a P_000294”. All'interno della scatola, i fototipi sono ordinati secondo il numero progressivo di inventario

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Bologna - Architetture - Chiostri - Danni di guerra - Restauri
  • MATERIA E TECNICA gelatina bromuro d'argento/ carta
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio Fotografico
  • LOCALIZZAZIONE Soprintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici - Bologna
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La fotografia venne utilizzata come immagine da stampare: si riconoscono le medesime indicazioni a penna rossa per la stampa tipografica ("Base cm 16x9,5"), che ritornano in un gruppo omogeneo di riprese del complesso francescano, contrassegnate inoltre dal cognome del soprintendente Alfredo Barbacci (1896-1989), riportato a matita rossa. Anche la presenza della didascalia di accompagnamento numerata progressivamente e conclusa con l'indicazione del luogo di provenienza dell'immagine "65 - Basilica di San Francesco./ Reintegrazione del fianco destro (Fot. Villani)", conferma questa ipotesi. Il volume su cui apparvero i positivi, edito nel 1977 (vedi BIB), è "Monumenti di Bologna. Distruzioni e restauri", un testo di Barbacci riccamente corredato da immagini, la cui provenienza è principalmente dall'archivio fotografico SBAP. Il presente fototipo è pubblicato a pagina 129, figura 65. L’architetto e ingegnere Alfredo Barbacci diresse in due diversi momenti la soprintendenza architettonica di Bologna: nel difficile periodo tra il 1943 ed il 1952, comprendente la fase conclusiva della Seconda Guerra e la ricostruzione post-bellica, quindi in seguito, nel quadriennio 1960-1963. Achille Villani (1870-1945) aprì a Bologna nel 1914 un atelier fotografico in via S. Stefano 24. Soltanto nel 1921 la sua ditta "A. Villani" venne registrata alla Camera di Commercio, iniziando così l'attività concorrenziale verso Felice Croci (1880-1934), nella riproduzione di opere d’arte e di architetture cittadine. Nel 1945, alla morte di Achille, i figli Vittorio, Corrado e Aldo proseguirono nella conduzione della ditta paterna, che nel 1950 venne costituita in società in nome collettivo “ditta Achille Villani e figli”
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800266065
  • NUMERO D'INVENTARIO P_000229
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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