BOLOGNA/Chiesa di S. Giorgio/ interno della Chesa adibito ad uso/ magazzino durante la guerra 1915.18

negativo, 1916 - 1916
Castelli Giovanni
1864/ 1921

La lastra negativa, dopo la pulitura, è stata collocata in una busta di carta conservazione e posta verticalmente sul lato maggiore entro una scatola di cartone inerte, intestata "LASTRE 8_ 21x27/ da N_000176 a N_000200". All'interno della scatola le lastre sono ordinate secondo il numero progressivo di inventario

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Bologna - Chiese - Confisca bellica - Assicurazioni contro i danni di guerra
  • MATERIA E TECNICA gelatina bromuro d'argento/ vetro
  • ATTRIBUZIONI Castelli Giovanni: fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio Fotografico
  • LOCALIZZAZIONE Soprintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici - Bologna
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La ripresa mostra la navata centrale della chiesa di San Giorgio in Poggiale a Bologna ingombra di casse, sacchi e damigiane, materiali riconducibili al periodo in cui l'edificio venne requisito dalle autorità militari durante la Prima Guerra Mondiale. All'interno del faldone N° 16, è stata rintracciata una lettera del 5 febbraio 1916, inviata dal soprintendente Luigi Corsini (1863-1949) a Corrado Ricci (1858 – 1934), direttore generale di Antichità e Belle Arti, nella quale si menziona l'invio a Roma di quattro fotografie che documentano l'occupazione temporanea di San Francesco, San Salvatore, San Giorgio in Poggiale, adibiti a magazzini della Direzione di Sanità. Il negativo in esame dovrebbe essere stato effettuato, dunque in stretta prossimità di quella data, tra il gennaio e l'inizio di febbraio del 1916. Inoltre il rettore della chiesa di San Giorgio aveva in precedenza avvisato Corsini, nell'agosto 1915, riguardo i compiuti lavori di messa in sicurezza dell'edificio: "Ho fatto apporre robusti assiti di legno a difesa dell'abside principale [...]; nelle altre nove cappelle ho fatto chiudere con robusta tela l'arco intero dal sommo fino al pavimento", protezioni documentate dall'immagine. Da ricordare, che in precedenza, una circolare di Ricci del 31 maggio 1915, ordinava ai soprintendenti di documentare, tramite la fotografia, le protezioni: "Poiché verrà il giorno in cui sarà consentito di dare nel Bollettino d'Arte la cronaca dei provvedimenti presi da questa Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti contro i pericoli delle guerre, così sarò grato alla S.V. se vorrà man mano fare eseguire le fotografie dei principali lavori fatti a quello scopo". Si conservano presso l'archivio fotografico SBAP numerose riprese degli interni e degli esterni delle chiese bolognesi, che mostrano i blindamenti effettuati durante la Prima Guerra Mondiale. Il nucleo di fotografie è interamente riconducibile alla paternità di Giovanni Castelli, richieste dal soprintendente titolare in quegli anni (dal 1914 al 1933), Corsini. Giovanni Castelli (1864/ 1921) iniziò la propria attività di fotografo a Bologna nel 1891, presso Alessandro Cassarini (1847-1929). Insieme collaborarono al censimento fotografico dei castelli della regione; tale impegno permise un primo contatto con l’Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti dell’Emilia (poi Soprintendenza ai Monumenti), diretto dall’ingegnere Raffaele Faccioli. In seguito Castelli continuò in proprio la collaborazione con la soprintendenza, operando al rilevamento fotografico dei beni architettonici
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800265930
  • NUMERO D'INVENTARIO N_000188
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2013
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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