Arte Sec. XII/ L'Evangelista Marco/ Chiesa del Calvario . Pulpito/ Bologna. S. Stefano

positivo, post 1953 - ante 1970

Il positivo, privo di supporto secondario, è stato collocato in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di cartone inerte, intestata “BOLOGNA/ Santo Stefano/ da P_000295 a P_000384”. All'interno della scatola, i fototipi sono ordinati secondo il numero progressivo di inventario

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Scultura - Chiese
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Complesso di Santo Stefano - Chiesa del Santo Sepolcro - Sacello funerario e ambone
  • MATERIA E TECNICA gelatina ai sali d'argento/ carta
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico storico (ex Soprintendenza BAP)
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si segnala che i 6 positivi da P_000302 a P_000307, gelatine di formato 18x24, sono probabilmente riconducibili ad un medesimo servizio fotografico compiuto dallo studio Villani all'interno della chiesa del Santo Sepolcro, appartenente al complesso stefaniano di Bologna; le riprese mostrano una veduta d'insieme del sacello funerario (P_000302) e diversi particolari scultorei del Calvario stesso, dell'ambone e delle scalette di accesso (da P_000303 a P_000307). La cronologia dei fototipi è attestabile tra il 1953, quando l'atelier passò da società in nome collettivo ad s.r.l., come indicato nell'intestazione del timbro presente sul verso di tutti i positivi del gruppo, ed il 1970, anno in cui la ditta venne ceduta ad alcuni azionisti. Il Calvario, posto al centro della chiesa del Santo Sepolcro (già Santo Stefano) con l'annesso ambone duecentesco, è frutto della risistemazione ottocentesca di Raffaele Faccioli (1836-1914). A completamento del restauro dell'edificio a pianta centrale, venne infatti eseguito anche il recupero del sacello funerario con una nuova base a tre gradini - dopo l'abbassamento della quota del pavimento - e con nuova scala completa di balaustra e di colonnine di gusto goticheggiante (1880-1882). I lavori vennero conclusi soltanto nel 1894, quando l'ambone fu spostato dalla sua precedente posizione, a sinistra della porta principale, per essere connesso a destra, in unione con la nuova struttura del sacello. Achille Villani (1870-1945) aprì nel 1914 a Bologna un atelier fotografico in via S. Stefano 24, all'interno della sua abitazione. In precedenza attorno al 1910, dopo aver intrapreso l'attività di decoratore e pittore, iniziò a collaborare con lo studio Camera di via Indipendenza, soprattutto con Giuseppe Camera, figlio del fondatore Giovan Battista. Soltanto nel 1921 la sua ditta "A. Villani" venne registrata alla Camera di Commercio, iniziando così l'attività concorrenziale verso Felice Croci (1880-1934), nella riproduzione di opere d’arte e di architetture cittadine. Nel 1923 l'atelier fu spostato dall'abitazione privata di Achille allo stabile di via Piave 22 (oggi via Clavature). Qualche anno più tardi (1932) venne inoltre mutata la ragione sociale in A. Villani & Figli, dato che oltre al primogenito Vittorio (1905-1970), vi collaborava anche il secondo figlio Corrado. Lo studio si trasferì nuovamente nel 1935 in un locale più grande al civico 17 di via S. Stefano (nel complesso delle case Bovi-Beccadelli-Tacconi, restaurate qualche decennio prima da Alfonso Rubbiani), in quella che diverrà la sede definitiva. Dopo la morte del padre Achille, avvenuta il 6 aprile 1945, i tre figli Vittorio, Corrado e Aldo rifondarono nel novembre del 1949 in una società in nome collettivo la ditta A. Villani & Figli (poi dal 1953 mutata in S.r.L.). Vittorio ricoprì sempre il ruolo di addetto alla produzione fotografica, mentre i suoi fratelli si occuparono di curare l'amministrazione aziendale. Nel maggio del 1970, una settimana prima della morte di Vittorio, l'attività venne ceduta ad un gruppo di azionisti al cui vertice era il geometra Danilo Calzolari. Negli anni del boom economico l’azienda aveva visto infatti un consolidamento e un ampliamento dell’esercizio, con l’apertura di un laboratorio in Strada Maggiore 19 per lo sviluppo e la stampa delle immagini a colori (Villani ebbe l’esclusiva da Kodak per l’Emilia Romagna e la Toscana), oltre alla fondazione della Villani Decorazioni S.p.A. (ditta con una differente ragione sociale specializzata in gigantografie per arredamento)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800265523
  • NUMERO D'INVENTARIO P_000305
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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