La facciata del Corpus Domini a Bologna dopo i bombardamenti

positivo, ca 1943 - ca 1944

Il positivo, privo di supporto, è stato collocato in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di cartone inerte, intestata “BOLOGNA/ Corpus Domini”. All'interno della scatola, i fototipi sono ordinati secondo il numero progressivo di inventario

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Bologna - Santuario del Corpus Domini
    Architettura - Scultura - Chiese - Danni di Guerra - Guerra mondiale 1939-1945
  • MATERIA E TECNICA gelatina ai sali d'argento/ carta
  • ATTRIBUZIONI Ludgardo Gamberini: fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico storico (ex Soprintendenza BAP)
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le 27 gelatine stampate su carta baritata 18x24 - formato di maggiori dimensioni rispetto alle immagini riprodotte - sono attribuibili ad un unico autore, grazie al timbro presente sul verso di tre di esse (inventario P_000451, P_000454 e P_000455; l’intero nucleo va da P_000441 a P_000467). Il timbro ad inchiostro violetto identifica il fotografo Ludgardo Gamberini attivo a Bologna nella sede di via San Vitale 7 (L. GAMBERINI/ FOTO/ Via S. Vitale 7/ BOLOGNA), dopo aver collaborato con Enrico Camera presso il suo studio di via Indipendenza 27. L’oggetto di ripresa del gruppo di positivi è il complesso del Corpus Domini di Bologna, santuario e convento, dopo il bombardamento accaduto il 5 ottobre del 1943, nel corso dell’ultimo conflitto mondiale; un’ulteriore incursione aerea si abbatté nuovamente sull'Insula quadrata il 29 gennaio dell’anno seguente (obiettivo militare per via della Caserma Cialdini ubicata in una parte del convento), anche se alcune delle immagini in esame paiono ricondursi piuttosto alla prima devastazione (gli alberi hanno ancora la chioma piena foglie). Si presume che le riprese siano state effettuate a breve distanza dagli eventi per documentare le gravi devastazioni dei chiostri, del santuario, del convento e delle sue pertinenze, nonostante alcune immagini non fotografino porzioni distrutte, come nel caso del refettorio o della chiesa interna delle clarisse (ambiente che riportò invece danneggiamenti, secondo le fonti). Il positivo P_000453 pare piuttosto riconducibile ad un diverso momento: mostra il chiostro vecchio, il quattrocentesco cortile con pilastri ottagonali in mattoni sagramati, in una situazione certamente precaria, ma che non evidenzia le distruzioni subite come P_000441, P_000442 e P_000443 (nonostante i punti di ripresa siano differenti). La ripresa oggetto di catalogazione mostra, tra le disastrose condizioni riportate dalla facciata in seguito ai bombardamenti, lo stemma araldico della famiglia Felicini (mugnufici finanziatori di opere per il santuario), a coronamento del portale sinistro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800265353
  • NUMERO D'INVENTARIO P_000451
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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